• Home
  • About me
  • Milano
    • Milano

      Le webcam di Milano: un occhio sulla città

      19 Febbraio 2021

  • Viaggi
    • Viaggi

      Le erbe officinali di Sale San Giovanni

      6 Luglio 2021

      Viaggi

      L’incanto di Castelluccio di Norcia

      30 Giugno 2020

      Viaggi

      Oia: i 5 posti migliori dove fotografare il…

      16 Febbraio 2020

      Viaggi

      La magia di Santorini in bassa stagione

      19 Gennaio 2020

      Viaggi

      Provenza, terra di colori

      26 Dicembre 2019

  • Street Art
    • Street Art

      Un assaggio di street art milanese

      22 Dicembre 2019

  • Pensieri
    • Fotografia Musica Sport All
      Fotografia

      Black Friday fotografico

      27 Novembre 2020

      Musica

      Playlist Milanstagram 2021

      28 Dicembre 2021

      Musica

      Playlist Milanstagram 2020

      31 Dicembre 2020

      Musica

      Grazie, Maestro

      18 Luglio 2020

      Musica

      Playlist Milanstagram 2019

      27 Dicembre 2019

      Sport

      5 grandi momenti delle Olimpiadi di Tokyo 2020

      8 Agosto 2021

      Pensieri

      Playlist Milanstagram 2021

      28 Dicembre 2021

      Pensieri

      5 grandi momenti delle Olimpiadi di Tokyo 2020

      8 Agosto 2021

      Pensieri

      3 minuti e 53 secondi per descrivere un…

      31 Dicembre 2020

      Pensieri

      Playlist Milanstagram 2020

      31 Dicembre 2020

  • Contatti
Milanstagram
Milano, viaggi & street art
Autore

Massimiliano Donghi

Massimiliano Donghi

Fotografo milanese che adora la sua città, i viaggi e la street art. Conia improbabili neologismi come se non ci fosse un domani, si nutre quotidianamente di copiose dosi di autoironia e ama in maniera incondizionata i mitici tram Carrelli.

milanstagram_playlist
Musica

Playlist Milanstagram 2021

di Massimiliano Donghi 28 Dicembre 2021
scritto da Massimiliano Donghi

La musica ha un grande potere: ti riporta indietro nel momento stesso in cui ti porta avanti, così che provi, contemporaneamente, nostalgia e speranza.

Nick Hornby

Abbiamo vissuto due anni diversi da tutti gli altri, fronteggiando il problema della pandemia che tutt’ora non è risolto e che ha rivoluzionato le nostre vite sotto tantissimi aspetti. Il mondo della musica, basato principalmente su live e nuove uscite, ne ha risentito parecchio, spingendo la maggior parte degli artisti a posticipare i propri lavori e a cancellare le performance dal vivo.

Sono stati due anni abbastanza aridi dal punto di vista delle novità, tuttavia sono comunque usciti diversi lavori molto validi. Non poteva quindi mancare la classica breve playlist con i 10 nuovi brani che più hanno segnato il mio 2021 (qui trovate quelle del 2019 e del 2020).

In attesa del 2022, che inizierà tra pochi giorni e che dovrebbe (spero fortemente) riportare un po’ di “normalità” per quanto riguarda concerti e nuove uscite, date un’occhiata ai brani e agli artisti che ho selezionato.

 

  • Ascolta la playlist su Spotify

 

Polaris | Damon Albarn

Ad aprire le danze c’è Damon Albarn, voce e anima di Blur e Gorillaz, con Polaris, brano presente nel suo nuovo disco solista intitolato “The Nearer the Fountain, More Pure the Stream Flows!”. Per dirla in maniera un po’ Fantozziana “stimo tantissimo” Damon perché è un artista che fa uscire un disco solo quando ha veramente qualcosa da dire. Stiamo parlando del leader di due band di livello planetario che potrebbe tranquillamente campare di rendita, mentre invece propone sempre lavori di altissimo livello. Chapeau!

» Disco: The Nearer the Fountain, More Pure the Stream Flows!

 

Surrounded by Spies | Placebo

Surrounded by Spies è il secondo singolo tratto da Never Let Me Go, nuovo disco dei Placebo, in uscita il 25 marzo 2022. Nonostante io abbia avuto il piacere di ascoltarli dal vivo due volte negli ultimi anni, prima a Colmar e poi a Milano in Area Expo, cominciavo a sentire la mancanza di un loro lavoro in studio (ultimo disco nel 2013, Loud Like Love).
Questo brano è arrivato al momento giusto, mi è entrato in testa immediatamente e da lì non ha più voluto andarsene. Grande attesa dunque per il loro nuovo album e, soprattutto, per il loro concerto al Forum di Assago il 27 ottobre 2022.

» Disco: Never Let Me Go

 

Shangai | King Gizzard & the Lizard Wizard

I King Gizzard & The Lizard Wizard sono una curiosa band australiana, che oltre ad impressionare per il nome tirato fuori a caso all’ultimo momento, negli ultimi anni ha fatto uscire un numero pazzesco di dischi, mischiando ogni volta un mille stili di musica differenti. Shangai è un pezzo che ben descrive i ragazzi di Melbourne, con dei suoni davvero interessanti e una melodia molto piacevole. Oltre a consigliarvi di ascoltare Butterfly 3000, il loro disco uscito quest’anno, vi consiglio di dare un ascolto anche al resto della loro discografia, troverete materiale fuori dal comune.

» Disco: Butterfly 3000

 

If You Say The Word | Radiohead

Nell’ottobre 2000 i Radiohead facevano uscire Kid A, un disco impressionante, lanciato senza le solite campagne pubblicitarie ma con metodi alternativi. Pochi mesi più tardi, nel giugno 2001, usciva un nuovo disco straordinario, Amnesiac, considerato fratello di Kid A e ribattezzato da alcuni come “Kid B“.
A 20 anni di distanza i cinque di Oxford hanno fatto uscire Kid A Mnesia, un’edizione celebrativa di questi due dischi che comprende anche dei brani che fino ad ora erano rimasti unreleased.
Tra questi spicca If You Say The Word, pezzo meraviglioso che si distingue dal resto per la sua delicatezza.

» Disco: Kid A Mnesia

 

Here We, Here We, Here We Go Forever | Mogwai

I Mogwai hanno uno stile tutto loro, facilmente riconoscibile grazie a una cura maniacale dei suoni. Here We, Here We, Here We Go Forever è un brano tratto dal loro nuovo disco, intitolato As The Love Continues, uscito quest’anno. 4 minuti e 45 secondi di musica davvero piacevole, che sin dal primo ascolto mi hanno fatto capire che “sì, i Mogwai sono tornati e sono tornati davvero alla grande”.

» Disco: As The Love Continues

 

Eugene | Arlo Parks

Arlo Parks è una cantautrice britannica classe 2000, che quest’anno con il suo disco Collapsed in Sunbeams mi ha steso nello stesso modo in cui Andoni Goikoetxea mise per terra Maradona quando giocava nel Barcellona.
Elegante, con una voce fantastica che ti coinvolge. I suoi brani si ascoltano sempre volentieri, come nel caso di Eugene, che ho scelto per questa playlist 2021. Ci ha regalato un disco bellissimo e il futuro è tutto dalla sua parte.

» Disco: Collapsed in Sunbeams

 

Bulldozer | Oliver Onions

I più attenti giustamente diranno “aò, ma che stai a dì?”, perché Bulldozer è un successo degli Oliver Onions dell’ottobre 1978, quando è uscito il celebre film con il grande Bud Spencer. Vero, però quest’anno Guido e Maurizio De Angelis hanno sfornato un nuovo disco con dei loro successi rivisitati in chiave contemporanea, grazie anche a diverse collaborazioni con altri artisti.
Perché ho scelto questo pezzo? Ascoltatelo e poi ditemi cosa ne pensate. Gli Oliver Onions sono da sempre una garanzia di grandissima musica.

» Disco: Future Memorabilia

 

Hot Blooded | New Constellations

Hot Blooded è uno di quei brani che ho scoperto per pura casualità, grazie a un suggerimento di YouTube. È un brano semplice, ben costruito e che lascia un gran bel feedback a questo duo semi-sconosciuto chiamato New Constellations. Al momento sembra abbiano pubblicato solo due brani, ma il talento c’è e sicuramente verrà fuori nei prossimi lavori. Band da tenere d’occhio!

» Disco: Hot Blooded (singolo)

 

Crying | Still Corners

Personalmente adoro gli Still Corners perché sono un duo in grado di creare atmosfere stupende nei loro brani, sia perché la voce di Tessa Murray ti strega letteralmente, sia perché i suoni che tira fuori Greg Hughes sono pazzeschi. A Gennaio è uscito il loro nuovo disco, intitolato The Last Exit. Un lavoro veramente molto bello, che ho ascoltato infinite volte nei primi mesi dell’anno. Ecco, Crying è un brano che spiega benissimo perché mandavo in loop questo album.
Se vi piacciono e volete ascoltarli dal vivo segnatevi questa data: 20 aprile 2022. Sì, suoneranno al Magnolia.

» Disco: The Last Exit

 

Afrique Victime | Mdou Moctar

Da quando ho conosciuto Mdou Moctar qualche anno fa grazie a un video di una performance presso KEXP, ho iniziato a venerarlo. Artista incredibile, con una storia molto particolare e con una musica dai suoni stupendi.
Quest’anno è uscito Afrique Victime, nuovo album realizzato per la mitica Matador Records. Nove brani uno più bello dell’altro, ho fatto davvero fatica a scegliere un pezzo da inserire in questa playlist. Alla fine ho scelto la canzone omonima del disco, che forse è anche quella più rappresentativa nel nuovo lavoro di Mdou. Per avere un’idea dell’artista leggete questo bellissimo articolo di Giovanni Ansaldo.

» Disco: Afrique Victime

 

Grazie a tutti per l’attenzione.
Buon ascolto!

28 Dicembre 2021 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
Tokyo2020
Sport

5 grandi momenti delle Olimpiadi di Tokyo 2020

di Massimiliano Donghi 8 Agosto 2021
scritto da Massimiliano Donghi

Anche se stanno terminando le ultime gare e deve andare in scena la Cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Tokyo 2020 si sente già quel velato gusto di malinconia che accompagna la fine dell’evento sportivo per eccellenza.

Questa edizione dei Giochi Olimpici è stata molto particolare, visto che a causa della pandemia è arrivata a cinque anni di distanza dalla precedente ed è stata un po’ in bilico fino all’ultimo.
Tuttavia sono stati 15 giorni intensissimi, in cui tutti noi abbiamo sacrificato ore e ore di sonno, abbiamo tifato per ogni nostro connazionale, abbiamo guardato persino le discipline più bizzarre della manifestazione sentendoci ovviamente grandi esperti dopo il secondo minuto di gara.

15 giorni diversi, più belli. Unici.
Tantissimi tra i migliori atleti del mondo erano lì, a giocarsi le medaglie, a cercare di coronare un sogno frutto di anni e anni di lavoro durissimo. Le Olimpiadi raccontano tante storie incredibili, che ti danno forza e ti stimolano in tutto quello che fai.

Ho pensato quindi di scrivere questo pezzo per rivivere 5 grandi momenti della nostra nazionale a Tokyo 2020.
Naturalmente ho associato ogni momento ad un video per rivivere, ancora una volta, la bellezza di quegli attimi.

 

GIMBO & JACOBS, 20 MINUTI MAGICI

Se dovessi rispondere alla domanda “qual è stato il tuo momento preferito di queste Olimpiadi?” penso che non farei passare nemmeno una frazione di secondo e risponderei “i 20 minuti magici dell’atletica”. Già, perché nell’arco di poco più di un quarto di giro di lancetta d’orologio prima Gianmarco Tamberi ha vinto un oro straordinario nel salto in alto e poi Marcell Jacobs ha vinto la gara regina, i 100 metri piani, stabilendo il record europeo.

Il loro abbraccio a fine gara ha regalato a tutta l’Italia un’emozione fortissima.
E, se da una parte quella di Jacobs è stata una piacevolissima sorpresa, dall’altra quella di Gimbo è stata una certezza che si è presa la rivincita sulla sfortuna. Già, perché poco prima dei Giochi di Rio 2016 un bruttissimo infortunio aveva messo un serio punto interrogativo sulla sua carriera.
Gianmarco ce l’ha fatta e ha vinto l’oro più bello, condiviso con Barshim, atleta del Qatar e grande amico.
Una storia stupenda, questo è lo Sport.

 

 

4 PROIETTILI AZZURRI SU PISTA

Dopo una semifinale elettrizzante, con annesso il Record del mondo, ecco che arriva anche il giorno della Finale.
Come avversario c’è il quartetto della Danimarca. Sono i Campioni del Mondo e sono i favoriti per il primo posto. Nella semifinale contro la Gran Bretagna sono passati anche se si sono spalmati dietro a uno dei britannici che si era staccato.

Reset totale, parte la gara. L’Italia inizia in testa, tenendo un gran ritmo, ma alla lunga i danesi, rosicchiando decimi su decimi, arrivano quasi ad un secondo di vantaggio. Sembra già argento per gli azzurri ma Filippo Ganna inanella una serie di giri stellari. L’Italia si avvicina, recupera e all’ultimo giro passa in vantaggio, vincendo la finale e stabilendo nuovamente il Record del mondo.

Se non avete idea di ciò che è successo in quel momento guardate le immagini dell’ultimo minuto di telecronaca di Luca Gregorio e Marco Cannone. Favolosi anche loro!

 

 

DAJE GREG!

Gregorio Paltrinieri è un campione incredibile, che in carriera ha già ottenuto grandi risultati, compreso l’oro dei 1.500 metri stile libero alle Olimpiadi di Rio 2016. Come ogni grande storia che si rispetti però arriva sempre un momento buio.
La sfortuna colpisce Greg, arriva la mononucleosi. Ad un mese dalle Olimpiadi deve interrompere gli allenamenti e la sua partecipazione a Tokyo viene messa in dubbio.

Greg non molla, riesce a battere la malattia e a presentarsi al check-in del suo volo per il Giappone. Ovviamente le aspettative però sono ai minimi storici. Nella prima gara in cui arriva in finale, gli 800 metri stile libero, ribalta ogni pronostico e si aggiudica una spettacolare medaglia d’argento, dietro solo a quel marziano di Finke.

Poi arrivano i 1.500 metri stile libero, la seconda prova in cui Greg arriva in finale. Una prova dura, dove oltre a Finke, che vola a vincere il secondo oro, ci sono anche Romanchuk e Wellbrock a fare la voce grossa.
L’azzurro ce la mette tutta, ma è quarto.

L’argento è già “tanta roba” per le sue condizioni fisiche, ma a Greg non basta. Ultima gara, la 10 km in acque libere. È una prova massacrante e il tedesco Wellbrock, sin dall’inizio, va all’attacco. Greg non molla mai e, bracciata dopo bracciata, va all’attacco arrivando terzo e aggiudicandosi un bronzo straordinario.

Fantastico Greg!

 

 

NON TI STAN(N)O DIETRO

La marcia è uno di quegli sport che generalmente guardiamo solo una volta ogni 4 anni quando ci sono le Olimpiadi.
È una corsa ma senza la fase di stacco; praticamente l’atleta deve avere sempre un piede che tocca terra. Così facendo il suo movimento diventa innaturale e, forse anche per questo, più curioso da seguire.

La prova di Massimo Stano nella 20 km è stata fantastica. Quando mi sono collegato c’era al comando un discreto gruppetto di marciatori, tra cui l’italiano. La gara avanza e Massimo anche. Gli avversari cominciano a staccarsi quando alza la sua andatura. È irresistibile, gli stanno dietro solo i due giapponesi, Ikeda e Yamanishi.

Stano non molla mai, anzi, rilancia la sua azione e stacca prima Yamanishi e poi Ikeda, arrivando da solo al traguardo per godersi una medaglia d’oro meritatissima. Bellissimo poi il suo gesto terminata la gara, quando si gira e accoglie con un inchino sulla linea d’arrivo i suoi due rivali che conquistano argento e bronzo.

Adoro questi momenti di Sport.

 

 

OLIMPIADI A TUTTO BASKET

Last but not least, anche se la grandissima impresa è stata battere la Serbia nel torneo Preolimpico, la Nazionale di Basket ci ha regalato dei momenti pazzeschi.
Vince con la Germania, va a un passo dall’impresa con l’Australia, domina la Nigeria e infine si arrende negli ultimi secondi alla Francia dopo una rimonta favolosa.

Non so come ringraziare questo gruppo per tutte le emozioni che ha regalato in questa Olimpiade, con le difese incredibili di Pajola, con Fontecchio in formato stellare, con Gallinari che gioca anche da zoppo senza mai mollare e un coach come Sacchetti che ha costruito un gruppo super.

Grazie davvero a tutti, non vedo l’ora di rivedervi in campo!

 

 

 

Finisce così un’Olimpiade storica, dove l’Italia raggiunge il record di 40 medaglie (decimi nel medagliere).

10 ori, 10 argenti e 20 bronzi. Un numero infinito di emozioni che per 15 giorni hanno tenuto un paese intero incollato agli schermi e ai giornali sportivi. La gioia per la prima medaglia, arrivata nella scherma grazie a Samele e per il primo oro di Vito Dell’Aquila nel taekwondo (prima medaglia italiana di un atleta nato negli anni ’00). Una 4×100 straordinaria che ci regala un’altro oro, così come un Busà pazzesco che sale sul gradino più alto del podio nel karate.

Potrei stare qua ore ed ore a commentare e scrivere papiri per tutte le nostre medaglie e le grandi prestazioni dei nostri atleti, ma finirei sicuramente con l’annoiare tutti.

L’appuntamento è alle prossime Olimpiadi, Parigi 2024. Farò di tutto per esserci, come spettatore e perché no, anche come fotografo. Chissà, mi piacerebbe molto fare un’esperienza del genere, anche se al momento la fotografia sportiva non è tra le mie specialità. Sognare però non costa nulla.

Buona domenica!

8 Agosto 2021 0 commenti
1 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
Erbe officinali di Sale San Giovanni
Viaggi

Le erbe officinali di Sale San Giovanni

di Massimiliano Donghi 6 Luglio 2021
scritto da Massimiliano Donghi

Prendete un piano andato storto, aggiungete un consiglio ricevuto poco prima, cuocete il tutto per 30 minuti di consistenti ricerche online e infine condite con un pizzico di fortuna. Ah giusto, non dimenticate il Sale. Mi raccomando, non il sale normale, Sale San Giovanni.
No, non ho picchiato la testa dopo aver visto il programma di cucina della Parodi, ho semplicemente ricostruito la ricetta di un weekend di inizio estate dello scorso anno.

Ho sempre avuto una grande passione per i campi fioriti; dalle magnifiche distese di lavanda in Provenza al panorama colorato di Castelluccio di Norcia, dalle fioriture milanesi al giallo dei campi di colza e di girasole.
Così ho deciso di andare in un altro posto magico, nell’Alta Langa.

 

DOV’È SALE SAN GIOVANNI?

Sale San Giovanni è un piccolo paesino della provincia di Cuneo, in Piemonte, a due passi dalla Liguria lato ponente.
Quando dico “piccolo” è perché intendo veramente piccolo. Infatti Wikipedia segnala che gli abitanti di Sale sono 163.
Per arrivarci le soluzioni sono due: auto/moto o treno.
In auto sono circa 2 ore e mezza da Milano (poco più di 200km), mentre in treno, facendo praticamente il giro del Piemonte, sono 2 ore e 56 minuti con 3 tratte: Milano Centrale – Torino Porta Nuova, Torino Porta Nuova – Fossano, Fossano – Sale Langhe.
Volendo, per i più romantici, c’è anche la soluzione panoramica con vista mare e solo un cambio: Milano Centrale – Savona, Savona – Sale Langhe. Durata totale: 3 ore e 42 gioiosi minuti (direi che se uno non è maniaco del mare questa ipotesi può anche cancellarla).
Ad ogni modo fidatevi, qualunque soluzione scegliate per arrivare a Sale sarà tempo ben speso.

 

LE ERBE OFFICINALI

I campi di Sale San Giovanni sono una miniera d’oro per le erbe officinali. Oltre ai meravigliosi filari viola di lavanda che dominano le colline di questo incantevole angolo di Piemonte, i campi ospitano numerosi tipi di erbe officinali come Elicriso, Issopo, Salvia, Melissa, Finocchio, Enkir e molte altre ancora.

Ma è sempre stato così? No, e permettetemi un piccolo excursus di carattere storico.

L’Alta Langa, ubicata a due passi dalla Bassa Langa dei vini pregiati e confinante con l’entroterra ligure, è una zona dove l’industria non ha mai preso piede veramente e dove si è vissuto di agricoltura.
Da sempre considerata una zona povera, con terre difficili da coltivare a causa della scarsità di sostanze organiche e per via di una pendenza che rendeva complesse anche le operazioni più semplici, quando arrivano gli anni ’60 e ’70, con il richiamo delle industrie verso le città di Torino e Savona, i contadini si trasformano in operai e i campi coltivati diventano territori abbandonati.

Sembrava un destino segnato, ma poi una coraggiosa svolta ha cambiato tutto.

Torniamo però indietro un attimo nel tempo per capire come è avvenuto tutto ciò, grazie a storie che si intrecciano.

La prima tappa è l’anno 1890, quando nasce Carlo Domenico Prandi, ferroviere e uomo di grande cultura, con un’enorme passione per la botanica. Quando non si occupa di treni passa il tempo nei campi della sua residenza, dove oltre a coltivare le piante del posto crea un arboreto con specie sino a quel momento mai viste nella zona. Un giardino magico, dove ogni aspetto era fantasticamente curato.
Nel 1961 Prandi muore e quell’angolo di paradiso, in poco tempo, diventa un luogo desolato.

Dopo anni di abbandono, con il paese che si svuota sempre di più, sono due giovani salesi, Pierluigi Piovano e Romano Vadda a riscoprire l’incredibile valore dell’arboreto Prandi.

Negli anni successivi a Sale iniziano anche a cambiare le coltivazioni, si passa così alle erbe officinali, più adatte a quel tipo di terreno e utili per la creazione di oli essenziali per la cosmesi e aromaterapia.

Ad oggi le colture officinali sono una scommessa vinta, che ha reso Sale San Giovanni uno dei poli più interessanti in Italia in questo ambito.

Da alcuni anni poi si è sviluppato anche il turismo e sono stati creati diversi percorsi per visitare questa zona meravigliosa.

 

QUALE PERCORSO FARE?

Come indicato nella cartina creata dal Comune di Sale (qua sotto in PDF) è possibile seguire 4 percorsi diversi: 1 agripanoramico (percorso verde) e 3 di trekking (percorso azzurro, arancione e marrone).

  • VERDE (7,5km): è quello più facile e più utilizzato, composto da strada comunale asfaltata. 
  • AZZURRO (9,8km): il più lungo, diviso a metà tra sentieri e strade asfaltate.
  • ARANCIONE (9km): il più impegnativo, con sentieri e strade sterrate, ma a mio avviso il più bello.
  • MARRONE (1,1km): è il più breve, ma è imperdibile perché conduce all’arboreto Prandi.

Qui sotto è possibile visualizzare due cartine, in formato PDF, dei percorsi e di Sale San Giovanni:

  • Cartina percorsi aggiornata 2021 (PDF)
  • Cartina turistica Sale San Giovanni (PDF)

 

QUANDO VISITARE SALE

Premesso che, a mio parere, piccole realtà come Sale San Giovanni sono da visitare in qualsiasi periodo dell’anno, è anche vero che per lustrarsi gli occhi con i colori delle fioriture il periodo ideale va da metà giugno fino a metà luglio.
In queste settimane le colline dove si adagiano i campi offrono delle sfumature stupende che in un nanosecondo ti fanno dimenticare qualsiasi cosa.
E, cosa non da poco, che forse un po’ ormai sottovalutiamo a causa dell’utilizzo della mascherina, oltre alla grande varietà di colori c’è anche un gran numero di profumi inebrianti.

 

 

ALL YOU NEED IS SLOW (TOURISM)

C’è anche un aspetto negativo in tutto ciò. Nel 2020, a causa degli spostamenti “limitati” dalla pandemia, è ripartito il turismo all’interno dell’Italia. Il che è una cosa molto positiva, tuttavia il numero di visitatori è aumentato così tanto da mettere in crisi il sistema esistente.

Giusto per fare un esempio, le prime cose che ho notato arrivando alla partenza dei percorsi sono state:

  • un numero di macchine da casello di Melegnano a fine agosto;
  • un rumore di clacson da Corso Buenos Aires il venerdì sera alle 18;
  • una mandria di gente che si fa selfie in mezzo ai fiori calpestandoli nel peggiore dei modi.

Guardando il lato personale sono stato fortunato, perché appena arrivato è scoppiato un temporale copioso che, oltre ad avermi trasformato in una spugna ha fatto scappare chi passava di lì per “un selfie & fuggo”, lasciando così ampio spazio per camminare e fotografare. Ma detto ciò mi sono posto una domanda: vale davvero la pena buttarsi in questo casino nei weekend?

Sia chiaro, vale sempre la pena fare un giro a Sale San Giovanni, anche fuori dai percorsi delle erbe officinali, ma va fatto seguendo i suoi ritmi. Posti così piccoli hanno bisogno di slow tourism.
Sono da visitare durante la settimana, senza fretta. Lo smart working, per chi ne può usufruire, sta dando un’opportunità pazzesca da questo punto di vista.

Sfruttiamola.

Buon viaggio!

 

View this post on Instagram

A post shared by Massimiliano Donghi (@milanstagramcom)

6 Luglio 2021 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
Le webcam di Milano
Milano

Le webcam di Milano: un occhio sulla città

di Massimiliano Donghi 19 Febbraio 2021
scritto da Massimiliano Donghi

Alzi la mano chi non ha mai guardato una webcam di Milano per controllare il meteo, i colori del cielo o vedere anche solo qualcosa di curioso/interessante.
Bene, come immaginavo nessuna mano alzata.

Una delle grandi comodità di internet è proprio la possibilità di guardare in tempo reale cioè che succede in determinati angoli della città, dove sono presenti le webcam che h24 trasmettono immagini.

Qualsiasi fotografo, me compreso, prima di uscire a scattare apre la finestra per valutare le luci del cielo e di conseguenza anche il meteo, ma spesso può non bastare. Capita per esempio di avere casa rivolta in una direzione non utile, di non avere una visuale sufficiente per valutare il cielo, oppure semplicemente di essere impegnati e di non poter mettere la testa fuori in quel momento.

Così viene spontaneo aiutarsi con una webcam per capire le condizioni in cui si andrà a scattare. Utilizzo molto questa strategia perché mi consente sia di vedere in quel momento cielo/nuvole, sia di valutare anche l’evoluzione meteo guardando più punti di vista e osservando i movimenti.

Ho pensato quindi di raccogliere in questo articolo i cinque siti che utilizzo più spesso prima di uscire a scattare.

 

» MILANOCAM

È il sito che guardo più spesso, perché grazie alle sue 8 webcam poste in diversi punti di Milano riesce a darmi un’idea molto precisa di come stia andando il meteo. In particolare le due webcam che trovo più utili sono quella di Porta Nuova, che è perfetta per le luci del mattino, e quella di CityLife, molto utile per capire le condizioni in orario tramonto.
Un’altra cosa comodissima di questo sito è il fatto che, cliccando su una webcam, è possibile visualizzare anche le immagini delle ore precedenti e del giorno/mese/anno prima.
Faccio un veloce esempio: voglio vedere come sono le albe di febbraio. Benissimo, vado sulla webcam di Porta Nuova, seleziono come orario le 8:00 e poi continuo a cliccare su “Previous Day” per vedere l’immagine dei giorni precedenti alla stessa ora.
Semplicemente fantastico!

» MILANO PANORAMICA

Un altro sito molto comodo per dare un’occhiata in vari punti della città meneghina è Milano Panoramica. Le sue webcam sono situate in punti interessanti da cui è piacevole ammirare le immagini.
La chicca è senza dubbio la webcam del Bosco Verticale (attualmente in manutenzione). Inoltre c’è la possibilità, per i più curiosi, di visualizzare anche le immagini di alcuni cantieri.

» SKYLINEWEBCAMS

Amanti del Duomo, questa è per voi. È una webcam che riprende la piazza e la facciata del simbolo milanese e consente di vedere tutto quello che accade.
La uso sempre quando decido di andare all’alba a fare degli scatti in quanto posso vedere se la piazza è totalmente libera o se ci sono le strutture di eventi/concerti o lavori in corso.

» REGIONE LOMBARDIA

In cima al Pirellone ci sono tre webcam. La prima è di una normale stazione meteo, comoda perché non offre una visuale fissa ma è in continuo movimento. Le altre due invece sono curiose in quanto sono puntate sul nido dei falchi pellegrini, scoperti durante dei lavori nel 2017.
Lo scorso anno, durante il lockdown, i falchi sono tornati ed è stato possibile vedere in diretta la nascita dei tre piccolini.

» MILANO SKYLINE

Last but not least Milano Skyline, che con le sue 5 webcam sopra i tetti della città offre degli interessanti punti di vista. Una delle sue grandi comodità poi è l’app, scaricabile gratuitamente sia da App Store che da Google Play.
Insomma, da non perdere!

 

Se conosci qualche altra webcam interessante a Milano scrivimi, la condividerò volentieri aggiornando l’articolo.

19 Febbraio 2021 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
2020 goodbye!
Pensieri

3 minuti e 53 secondi per descrivere un anno

di Massimiliano Donghi 31 Dicembre 2020
scritto da Massimiliano Donghi

Descrivere l’insieme di 12 mesi non è mai facile, che sia a parole o con un video (poche ore fa ho provato a riassumerlo musicalmente e anche lì è stato difficile). In questo caso poi l’anno in questione è anche innegabilmente stato uno dei più fastidiosi di sempre. Mancano poche ore al 2021 e, ovviamente, non è con il cambio di una data che tutto migliora.

Per molti versi vorremmo che il 2020 sparisse del tutto dai nostri ricordi e che il nuovo anno cominciasse da zero, come se il precedente non ci fosse mai stato. Ma oltre ad essere impossibile tutto ciò è anche sbagliato, perché di una cosa negativa bisogna sempre avere la “giusta memoria”, per non ripetere gli errori e per trovare una via che ci porti a valorizzare la nostra esistenza.

Ho scelto questo video come riassunto del 2020 perché, oltre a ripercorrere tutte le tappe che ci hanno toccato duramente in questi 366 giorni, ha un finale positivo. Dobbiamo crearci un futuro costruendo un presente, senza aspettare che la fortuna ci caschi addosso e risolva tutto.
Vi saluto con questi 3 minuti e 53 secondi di emozioni.

Buona visione e buon anno!

 

 

 

 

ALL’IMPROVVISO, MI HAI CHIESTO “LUI CHI È? LUI CHI È?”

Come diceva Lucio Battisti in Mi Ritorni In Mente, “Lui chi è? Lui chi è?”
Rispondo subito, lui è Cee-Roo, dj e video artist svizzero, un talento pazzesco in questo genere di filmati. Molto interessante da seguire, vi lascio tutti i link per dare un occhio ai suoi lavori. Se vi è piaciuto il video sul suo canale YouTube trovate anche quelli degli anni scorsi, veramente ben fatti.

Sito Web | YouTube | SoundCloud | Facebook | Instagram

31 Dicembre 2020 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
Milanstagram Playlist 2020
Musica

Playlist Milanstagram 2020

di Massimiliano Donghi 31 Dicembre 2020
scritto da Massimiliano Donghi

La musica esprime ciò che non può essere espresso a parole e ciò che non può rimanere in silenzio.

Victor Hugo

Ebbene sì, è pronta! Sono riuscito a creare la playlist dei miei brani preferiti usciti in questo tormentato 2020. Così come ho fatto per l’anno scorso anche quest’anno ho scelto i 10 pezzi più rappresentativi estratti da dischi o singoli usciti negli ultimi 12 mesi.

Prima di passare alla lista dei brani con la loro descrizione e qualche informazione però ci tenevo nuovamente a sottolineare che questa playlist non è solo un “insieme di brani”, ma è uno spunto per approfondire/ascoltare dei dischi.
Viviamo in un’epoca dove la musica viene ascoltata (e di conseguenza diverse volte anche prodotta) sempre più in fretta, un po’ come capita. Spesso anche su uno smartphone o su un computer via YouTube o Spotify, senza utilizzare un apparecchio unicamente a lei dedicato come un lettore cd, un giradischi o un lettore mp3.
E, purtroppo, con la stessa velocità con cui viene prodotta (non da tutti, ovviamente) e ascoltata viene anche troppo spesso dimenticata.

Non sono un purista del vinile o un fan sfegatato del compact disc. Non sono nemmeno un nostalgico delle musicassette, anche se ricordo sempre con piacere tutte le BASF e Maxell da 90′ che ho riempito durante la mia adolescenza.
Sono però un clamoroso difensore del concetto di album. Ascoltare solo un singolo e ignorare tutto il resto del lavoro di un artista che sta dietro ad un album è devastante.

Per questo, anche a costo di sembrare più fastidioso di un rubinetto che sgocciola alle 3 di notte, invito sempre ad ascoltare i dischi per intero, indipendentemente dal formato. Vi piace For Sure dei Future Islands? Perfetto, ascoltate tutto As Long As You Are. Se poi vi piace acquistatelo o ancora meglio andate a sentire la band dal vivo (quando sarà possibile ovviamente).

Insomma, dedicate tempo e attenzione all’ascolto del lavoro di un artista.

 

  • Ascolta la playlist su Spotify

 

The Adults Are Talking | The Strokes

Sono tornati. A volte quando aspetti per molto tempo un ritorno, specialmente in ambito musicale, finisci per rimanere deluso. Non è stato il caso degli Strokes che, al rientro dopo 7 anni senza album insieme, hanno tirato fuori davvero un gran bel lavoro: The New Abnormal. Il disco già in partenza si presenta bene, con un’opera di Basquiat come copertina (Bird on Money, 1981). Ho scelto The Adults Are Talking perché è il brano che a mio parere meglio descrive questo nuovo album, differente dai precedenti per molti aspetti. Sono tornati, sì. E sono tornati alla grande!

» Disco: The New Abnormal

 

Pool Song | Lea Porcelain

Una piacevole scoperta lo scorso anno, una fantastica conferma quest’anno. Il duo berlinese a metà settembre ha tirato fuori dal cilindro Pool Song, primo dei tre nuovi singoli lanciati nell’ultimo quadrimestre 2020. Le loro sonorità non stancano mai e loro, come sempre, sono attenti anche al più impercettibile suono che curano in maniera fantastica.
In attesa dell’uscita del nuovo disco ce li godiamo anche qui in versione live “A Colors Show“.

» Disco: Pool Song (singolo)

 

Lime | Caribou

Caribou è un artista piuttosto prolifico a livello di album, ma la cosa che sorprende di più è che non ne sbaglia mai uno. Nella carriera di un artista spesso ci sono alti e bassi, dovuti a mille fattori che influenzano la realizzazione di un disco. Lui sembra non essere toccato mai da nulla, riesce sempre a dare il massimo, come anche in questo caso. La mia scelta è caduta su Lime, pezzo veramente di classe, anche se Suddenly è un LP che ti mette davvero in difficoltà a sceglierne uno solo.

» Disco: Suddenly

 

Alien Crime Lord | The Voidz

A metà dicembre i The Voidz hanno partorito Alien Crime Lord, brano scritto per il videogioco Grand Theft Auto Online: The Cayo Perico Heist. Una piacevole sorpresa in un anno rognoso come il 2020. Oltre al disco con gli Strokes Julian Casablancas si conferma quindi ad altissimo livello anche con i The Voidz. E soprattutto stima infinita perché qualche giorno fa, quando erano ospiti online da Jimmy Fallon, vestiva una warm-up jacket dei Phoenix Suns di inizio anni ’90 (ad occhio sembrerebbe 1992/93, anno in cui Charles Barkley e compagni si arresero solo in finale contro i Chicago Bulls di Michael Jordan 4-2).

» Disco: Alien Crime Lord (singolo)

 

The Only Thing | Travis (feat. Susanna Hoffs)

Welcome back Travis! A quattro anni di distanza dal loro ultimo disco (Everything At Once) tornano con 10 Songs, album piacevole che contiene un paio di perle nel loro stile. La mia preferita, al momento, è sicuramente The Only Thing. Si tratta di un brano in cui alla voce di Fran Healy si affianca quella di Susanna Hoffs, corde vocali e chitarra delle Bangles (esatto, quelle di Walk Like An Egyptian), dando vita ad una collaborazione di altissimo livello.
Qui il video ufficiale della canzone, anche lui in perfetto stile Travis.

» Disco: 10 Songs

 

Zvezdy | Molchat Doma

A volte anche digitare tasti a caso e premere invio su YouTube può farti scoprire cose interessanti. È proprio così che non troppi giorni fa ho avuto il piacere di conoscere un gruppo post-punk synthwave bielorusso il cui nome significa “Case Vuote”. Mi sono piaciuti subito, sia per le sonorità molto Joy Division/New Order (a tratti anche Depeche Mode), sia perché il video di Zvezdy è a tema street art. Durante le mie ricerche sulla band ho letto anche che sono diventati noti anche fuori dalla loro patria praticamente casualmente, grazie a Sudno, brano che è diventato virale sul social TikTok.

» Disco: Monument

 

Lost In Yesterday | Tame Impala

Per me era uno dei dischi più attesi del 2020 e non ha deluso. A cinque anni di distanza dal lavoro precedente (Currents) Kevin Parker torna con il suo progetto Tame Impala e si guadagna ampiamente la sufficienza. Medaglia d’oro a Lost In Yesterday, brano che da gennaio continua a ronzarmi felicemente nelle orecchie.

» Disco: The Slow Rush

 

For Sure | Future Islands

I Future Islands sono un prodotto targato Baltimora, città portuale della East Coast situata poco sopra la capitale Washington. Nonostante assomiglino più a un gruppo di pensionati del Maryland che ad una band di successo sono in grado di coinvolgerti completamente con le loro stupende sonorità. È il caso di For Sure, brano presente nel loro ultimo disco As Long As You Are. Parte subito forte e ti conquista con un’intro davvero molto orecchiabile, che ti entra in testa e non esce più.
Missione compiuta, bravi ragazzi! Un paio di mesi fa sono stati ospiti, via web, anche del Late Show with Stephen Colbert, suonando proprio For Sure.

» Disco: As Long As You Are

 

Teenager Birdsong | Four Tet

Lo so, quando parlo di Four Tet sono paurosamente di parte perché adoro ogni nota della sua musica. Dai remix alle collaborazioni pazzesche che ogni tanto sforna. Però Sixteen Oceans è davvero un album veramente bello, merita sicuramente più di un semplice ascolto. Teenager Birdsong è il brano che più di tutti mi si è fissato nei timpani. Perfetto stile Kieran Hebden, durata giusta (3:25), intro coinvolgente. Per me promosso a pieni voti.

» Disco: Sixteen Oceans

 

Her Revolution | Burial + Four Tet + Thom Yorke

Come direbbe il buon Diego Abatantuono: “eccezzziunale veramente“. Già nel 2011, con la loro prima collaborazione Ego/Mirror, mi avevano steso come un peso mosca sul ring contro Muhammad Alì. Stavolta anche peggio, perché la combo Her Revolution/His Rope uscita ad inizio dicembre è veramente qualcosa di magnifico. La mia scelta per la playlist è caduta su Her Revolution, brano straordinario, assolutamente nella mia top3 2020.

» Disco: Her Revolution/His Rope (singolo)

 

That’s all folks!
Buon ascolto.

31 Dicembre 2020 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
Black Friday
FotografiaPensieri

Black Friday fotografico

di Massimiliano Donghi 27 Novembre 2020
scritto da Massimiliano Donghi

Premetto che non sono un particolare amante del Black Friday, anzi, la maggior parte delle occasioni le ho sempre trovate in periodi dell’anno completamente diversi. Tuttavia quest’anno, probabilmente anche per via della pandemia che ci tiene parecchio tempo sigillati in casa, ho avuto modo di trovare diverse offerte interessanti in ambito fotografico.

Premessa numero 2: non si tratta né di corpi macchina né di obiettivi, sia perché per loro non ho trovato particolari offerte interessanti, sia perché è abbastanza difficile dare un consiglio di carattere generale per loro, è molto più facile darlo in base a una particolare richiesta o a delle precise esigenze.

Ho scelto quindi degli oggetti complementari, che possono servire a tutti per migliorare il proprio arsenale da battaglia fotografica.

 

MEMORIA

» HARD DISK SSD PORTATILE
Piccolo, leggero, capiente, resistente, di bell’aspetto e soprattutto SSD.
Credo non si possa chiedere di più ad un hard disk portatile. Fare un backup dei propri scatti quando si viaggia è di fondamentale importanza, ma è altrettanto necessario avere a disposizione un disco che faccia il lavoro velocemente, con buona capienza (1 TB), senza dare poi preoccupazioni per i colpi o gli inconvenienti che si trova a fronteggiare lungo il percorso.
Lo seguivo da un bel pezzo, sempre presente in tutte le mie liste Amazon per verificare il costo: ora l’occasione giusta, il prezzo più basso fino ad ora! (fonte: il mitico Camelcamelcamel).

La qualità di SanDisk poi non si discute. “Straordinerio”, per dirla come Lino Banfi.

 

» HARD DISK ESTERNO PER BACKUP 8TB
Avere un backup del proprio archivio fotografico e del computer è doveroso. Troppo spesso accumuliamo file in cartelle, hard disk, chiavette, ecc… Sono sempre stato un grande sostenitore dei backup, tuttavia durante il lockdown primaverile mi sono accorto di avere in giro un gran numero di hard disk, tutti di epoche diverse (sì, ne ho addirittura ancora uno da 320 GB con il cavo della corrente che ogni volta che parte fa un rumore tipo Cape Canaveral 10 secondi prima del lancio) e con i dati salvati un po’ da una parte e un po’ dall’altra. Roba che a volte per cercare uno scatto di qualche anno fa, se non ricordavo il nome o la data, ci mettevo un lustro.

Ho pensato quindi di riunire tutto il materiale in un solo disco, bello capiente. Ho scelto un Seagate da 8 TB che, anche se non è SSD (il prezzo altrimenti sarebbe stato decisamente più importante), è comunque un ottimo hard disk con rapporto qualità/prezzo super.

 

» SCHEDA SD 128GB
Ho sempre utilizzato diverse schede SD da 16 o 32 GB, pensando giustamente che così, se una di loro smettesse di funzionare o venisse smarrita, passati i 10-minuti-di-enorme-odio-verso-il-mondo-intero-e-anche-i-pianeti-circostanti, avrei comunque tutte le altre a disposizione.
Vero, continuo a pensarlo e rimango fedele alle small card rispetto a quelle da “millemila” GB o addirittura TB. Tuttavia è anche vero che molte nuove macchine fotografiche, specialmente quelle più performanti, ormai producono file raw sempre più pesanti. Per evitare di cambiare una card ogni 5 minuti, l’ideale è fare un upgrade a delle schede più capienti e sempre di alta qualità.

Ho optato quindi, visto il prezzo super, per l’acquisto di una scheda SanDisk da 128 GB.
Capacità di lettura 160 MB/sec, scrittura 90 MB/sec, classe 10, UHH-I, U3, V30.  Certo, scritto così sembro Boldi nei panni di Severino Cicerchia nell’indimenticabile Ragazzo di Campagna con Renato Pozzetto (video della scena che intendo), però sono tutti i parametri che mi hanno fatto scegliere questa SD performante.

 

 

 

 

ACCESSORI

» TRACOLLA REFLEX CON CAVO SICUREZZA
Diciamoci la verità: qualunque reflex, anche la più costosa, ha sempre in dotazione una orrenda tracolla rigidissima, con il logo stampato o cucito a caratteri cubitali. Nulla di più fastidioso!
Per anni me ne sono sempre fregato, tanto sostanzialmente tenevo la tracolla arrotolata sulla mano e il problema non si poneva. Tuttavia la mia passione per le escursioni in montagna mi ha fatto arrivare alla scontata opinione che le mani devono sempre essere libere. Quindi, se si vuole avere la reflex a portata di mano senza grattugiarsi il collo e le spalle durante il tragitto con la tracolla originale ce ne vuole una fatta apposta. Comoda, leggera e preferibilmente con il cavo di sicurezza.

Così ho optato per una comodissima Prowithlin. La aggancio sulla spalla e non si sente neanche, persino quando sopra si porta uno zaino. L’ho trovata perfetta, anche perché dotata di safety tether che permette di prevenire spiacevoli inconvenienti.

» TREPPIEDE LEGGERO, RESISTENTE E POCO INGOMBRANTE
Sui treppiedi potrei perdermi in discorsi infiniti. Tutti i loro parametri, le teste, le altezze, i materiali e chi più ne ha più ne metta, ma probabilmente non ne verrei mai a capo per via delle diverse esigenze che ha ognuno di noi. Qualche giorno fa però mi è stato chiesto un consiglio: “Max, mi servirebbe un treppiede entry level resistente e che non voli via al primo soffio di vento”.

E qui il Black Friday mi è venuto incontro mostrandomi praticamente subito una grande offerta su un buon Manfrotto, ideale per chi viaggia. Resistente, leggerissimo (1.49 kg), versatile e comodo da trasportare.
Non aggiungo altro, è un treppiede entry level davvero ottimo su cui puntare.

» ZAINO FOTOGRAFICO DA VIAGGIO
E qui arriviamo al mio amico inseparabile di viaggio, lo zaino fotografico Thule. L’ho acquistato diversi anni fa e ogni volta che lo porto con me lo benedico sempre. Ma cos’ha di così straordinario?
È un insieme di tante tasche, piccole finezze e comodità che semplificano di molto il viaggio di un fotografo. Innanzitutto è di ottima fattura, bello spesso per proteggere il materiale da colpi. Poi è impermeabile, il che lo rende ancora più adorabile. La principale comodità sta nella tasca posta sul lato sinistro, da dove si può prendere la reflex posizionata nell’apposito vano senza neanche togliersi lo zaino dalle spalle. Sulla destra invece c’è la classica tasca per la borraccia e gli attacchi per il treppiede (anche se io preferisco portarlo agganciato in alto in mezzo per bilanciare meglio i pesi).

Le tasche sono ovunque e tantissime, ottime per avere ogni cosa al proprio posto senza mischiare tutto. Ideale sia per le gite di un giorno che per i viaggi di più giornate.

 

27 Novembre 2020 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
Grazie, Maestro.
MusicaPensieri

Grazie, Maestro

di Massimiliano Donghi 18 Luglio 2020
scritto da Massimiliano Donghi

In questi giorni è già stato scritto e detto tutto quello che c’era da scrivere e dire su un mito come Ennio Morricone. Non credo di aver nulla da aggiungere su un personaggio che ho sempre adorato per talento ed umiltà e a cui, simpaticamente, mi sentivo ancora più vicino in quanto nato a novembre a due giorni di distanza, anche se con qualche anno di differenza.

Mi verrebbe quasi spontaneo versare galloni di inchiostro per descrivere tutto quello che mi piaceva di lui. Dalle collaborazioni con Sergio Leone all’ispirazione alla sirena della polizia di Marsiglia per “Se Telefonando“, dal favoloso concerto al Forum di Assago del 2018 dove comunicavo a onomatopee perché non riuscivo a pronunciare una frase di senso compiuto dall’emozione all’asteroide chiamato 152188 Morricone in suo onore.

Ma sarebbe un lavoro infinito e sicuramente non sarei abbastanza bravo da poter raccontare degnamente tutte queste cose.
Come piccolo tributo ho deciso quindi di scrivere questo breve articolo segnalando cinque brani non dei più noti che a mio avviso vale la pena conoscere.

 

NINNA NANNA PER ADULTERI

Si tratta di un brano di una delicatezza incredibile, parte della colonna sonora del film drammatico Cuore di Mamma di Salvatore Samperi, uscito nel 1969.  Sempre dalla colonna sonora di questo film segnalo anche altri due pezzi tratti dallo stesso lavoro e veramente straordinari: Suoni per un clavicembalo e Ricreazione divertita.

 

MOSCA ADDIO

Mosca Addio è un film di Mauro Bolognini uscito nel 1987, con colonna sonora curata da Morricone. L’omonimo brano è in assoluto uno dei miei preferiti tra tutti quelli scritti dal Maestro. Struggente, perfetto per il film in questione.

 

COME MADDALENA (VERSIONE 12″ MAXI DISCO 78)

Nel 1971 Ennio Morricone scrive la colonna sonora del film Maddalena, di Jerzy Kawalerowicz. La traccia numero 1 del disco, intitolata Come Maddalena (qui la versione originale), 7 anni più tardi viene riarrangiata in versione disco, con un lavoro straordinario da parte del Maestro, che mostra ancora una volta il suo infinito talento di arrangiatore.

 

LUNA CANADESE

Luna Canadese è un brano tratto dal film di Roberto Faenza intitolato H2S, sequestrato nel 1969, posto sotto procedimento giudiziario, e infine uscito nel 1971. Ad accompagnare la musica c’è la straordinaria voce di Edda Dall’Orso, soprano già noto ai più per essere presente nelle colonne sonore dei film di Sergio Leone.

 

LA NOSTRA NOTTE

Per il brano precedente ho citato Edda Dell’Orso, che ritroviamo anche in questo pezzo, più raro, scritto dal Maestro per la parte femminile de I Cantori Moderni di Alessandroni. Il video è tratto dal programma serale di RAI 2 “Musica da sera” andato in onda il 12 marzo 1967 con una puntata interamente dedicata ad Ennio Morricone (visibile su RaiPlay).

 

Grazie, Maestro.

 

 

Prima di chiudere poi ci tenevo a inserire anche un altro video, di un tributo a Morricone, che sicuramente in tanti avremo visto qualche mese fa durante il lockdown. Il giovanissimo chitarrista Jacopo Mastrangelo infatti ha suonato dal terrazzo di casa in Piazza Navona una versione fantastica di “C’era una volta in America“.

 

 

18 Luglio 2020 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
Viaggi

L’incanto di Castelluccio di Norcia

di Massimiliano Donghi 30 Giugno 2020
scritto da Massimiliano Donghi

Sono sempre stato stregato dal fascino del centro Italia e in particolare nella mia lista “luoghi da visitare assolutamente” c’era un posto fantastico: Castelluccio di Norcia.

Così, dopo un breve confronto con Google, a fine giugno dello scorso anno, ho deciso di partire per andare a visitare la zona, spinto dalla bellezza delle magiche fioriture dei campi di papaveri, lenticchie e altri fiori del periodo.

 

COME RAGGIUNGERE CASTELLUCCIO

Il modo migliore per arrivare a Castelluccio è utilizzare l’auto o la moto. Se ti piace pedalare e hai un buon allenamento sicuramente anche la bicicletta è una figata, però bisogna fare grande attenzione alle strade, soprattutto in discesa, in quanto qualche buca o tratti di asfalto sporco sono sempre presenti.

Io da Milano ho preso il treno ad alta velocità fino ad Ancona, da lì poi ho noleggiato un’auto e guidato fino a destinazione. Strada molto scorrevole, 150 km che passano veramente in fretta.

La Piana è raggiungibile da diverse vie, io ho scelto la SP477 con passaggio da Forca di Presta, la più comoda rispetto alla mia base che era ad Abetito. Il panorama eccezionale mi obbligava a fermarmi ogni due minuti per scattare una serie di fotografie. Grazie al sito Valnerinaonline è possibile anche avere in tempo reale tutte le informazioni sulle strade aperte per arrivare a destinazione.

QUANDO FIORISCE?

Solitamente se si parla di fioriture generalmente c’è un periodo variabile, ma comunque abbastanza preciso, che si può indicare. Per Castelluccio il discorso è un po’ differente in quanto le fioriture sono più di una e naturalmente sono asincrone.
Si inizia con il giallo della Senape a maggio, poi si passa qualche settimana più tardi al rosso dei Papaveri che viene gradualmente accompagnato dal bianco della Camomilla per poi passare a metà giugno al blu dei Fiordalisi e al viola degli Specchi di Venere.

Praticamente da metà maggio circa fino a metà luglio i campi continuano a cambiare colore e ad offrire spettacoli cromatici veramente formidabili, soprattutto quando si incrociano le varie fioriture. Ovviamente la durata e il periodo esatto delle fioriture dipendono e variano in base a temperature e precipitazioni dei mesi precedenti. Bisogna quindi sempre informarsi prima di partire, magari anche dando un occhio alla webcam di Castelluccio, ripristinata dopo il terremoto del 2016.

Il momento migliore, a mio parere, è quello a cavallo tra l’ultima settimana di giugno e la prima di luglio. In questo arco di tempo è difficile sbagliare. Visto il grande afflusso di turismo in quelle settimane consiglio, se possibile, di evitare i weekend e le ore centrali della giornata. Prima mattina e pomeriggio dopo le 18 circa sono gli orari più indicati.

Ovviamente però Castelluccio è molto più di una semplice piana colma di campi colorati. È un luogo unico, pacifico, bello da visitare in ogni periodo dell’anno, anche nei mesi invernali, quando freddo e neve sono padroni incontrastati e il turismo è molto meno presente.

 

 

DOVE FOTOGRAFARE

Sebbene mi venga quasi spontaneo rispondere con “ovunque“, la domanda non è affatto banale. Ho individuato quindi cinque punti ideali da dove fotografare le fioriture e non solo.

 

  • VIA MONTE VALLETTA

    Ideale con: grandangolo, teleobiettivo
    Quando: alba, pomeriggio, notte

    È una piccola via sterrata che parte dal centro paese e sale fino in cima alla montagna. La vista migliore però è circa a 300m dal paese. Da lì si domina la piana e con un bel grandangolo è possibile inquadrare tutti i campi colorati.
    Punto indicato soprattutto per scattare al sorgere del sole e nella seconda metà del pomeriggio con la luce a favore.
    Se invece per esempio si vuole fare un bel timelapse dell’alba o uno scatto notturno con protagonista la via lattea allora consiglio di salire più in alto, preferibilmente proprio in cima al monte.

  • INCROCIO PIANO DI CASTELLUCCIO

    Ideale con: grandangolo, macro
    Quando: mattino, tramonto

    Sì, è vero, per chi vuole scattare con calma è un incubo viste le tonnellate di umani selfiezzanti presenti in quel punto. Però è altrettanto vero che da lì si può fare il consueto scatto “postcard“, con il colle che sorge in mezzo ai prati. Meglio al mattino abbastanza presto, prima dell’invasione, oppure di sera, orario tramonto.
    Grandangolo per lo scatto da cartolina e macro per immortalare la bellezza dei singoli fiori.

  • SP477 DA FORCA DI PRESTA

    Ideale con: teleobiettivo, grandangolo
    Quando: mattino, tramonto

    Diametralmente opposta a via Monte Valletta la SP477 proveniente da Forca di Presta è perfetta per fermarsi a scattare con un teleobiettivo. A lato della strada infatti sono presenti numerosi piccoli spiazzi dove ci si può fermare a scattare con grande tranquillità, anche negli orari di punta in quanto la maggior parte dei turisti preferisce avvicinarsi ai campi.
    Interessante anche scattare al tramonto, magari con un grandangolo per riprendere tutta la piana.

  • RIFUGIO BELVEDERE

    Ideale con: grandangolo, supertele
    Quando: notte, mattino

    Sebbene anche di giorno la vista sia notevole è piuttosto lontano da Castelluccio (si vede solo una parte della piana) ed è necessario un supertele per riuscire a fare fotografie interessanti. Il discorso cambia invece di notte, quando con un bel grandangolo f/2.8 si possono realizzare scatti notevoli grazie a un buio fantastico.

  • MONTE VETTORE

    Ideale con: grandangolo, teleobiettivo
    Quando: mattino, tramonto

    Il Monte Vettore con i suoi 2.476m è il re dei Monti Sibillini ed è anche un ottimo punto per fotografare la fioritura dei campi. Grazie ai diversi sentieri presenti è possibile scegliere altezza e distanza da cui fotografare.
    I momenti perfetti per scattare sono il mattino presto e il tramonto, dove con il grandangolo non si sbaglia e con il teleobiettivo si colgono i particolari.

 

Ecco la mappa con i luoghi descritti qua sopra:

 

REGOLA FONDAMENTALE: IL RISPETTO

I campi di questa perla in mezzo ai Monti Sibillini sono magnifici ed è bello andare ad ammirarli da vicino, ma c’è sempre una regola importante da osservare: il rispetto.

Già, perché se queste incredibili fioriture sono una meraviglia della natura lo dobbiamo a tutte quelle persone del posto che lavorano duramente tutto l’anno per ottenerle. È fondamentale quindi stare fuori dai campi o, se si vuole andare più vicino, seguire le strade che ci sono tra un campo e l’altro. Mai entrare in mezzo ai fiori, calpestandoli e rovinandoli, solo per farsi una foto.

Stessa cosa per la raccolta dei fiori: da evitare assolutamente! Sono stupendi così, vivi nei campi dove sono nati e cresciuti. Facciamogli solo tante fotografie nel pieno rispetto delle regole.

CASTELLUCCIO NON SI FERMA

Alzando un attimo lo sguardo dai campi fioriti in direzione del colle che ospita il paese è impossibile non vedere tutte le macerie del terremoto del 30 ottobre 2016. Per Castelluccio è una ferita ancora aperta, che non so quando e se mai si rimarginerà.
Camminando nel centro è ancora presente la zona rossa, presidiata dai militari, e sono ancora ben visibili tutti gli edifici distrutti o lesionati che sembrano essere stati dimenticati dalle lungaggini della burocrazia. Gela il sangue nelle vene quando sei immerso in questo scenario, anche solo per qualche giorno e anche solo se sei di passaggio.

Ma Castelluccio non si ferma e offre qualcosa di ancora più bello della fioritura dei campi: la forza della comunità locale. Ho avuto occasione di parlare con alcune persone del posto e sono rimasto letteralmente incantato dalla loro voglia di riprendersi e di non arrendersi nemmeno di fronte ad una calamità naturale di queste proporzioni.

Quando finisci di scattare fermati da loro a gustare le specialità gastronomiche, scambia due chiacchiere.
Prova la birra di Antonio, assaggia i salumi di Norcia, acquista una confezione di lenticche IGP.

Inoltre puoi sostenere l’economia di Castelluccio anche da casa, acquistando online i prodotti tipici del territorio.

 

View this post on Instagram

Castelluccio di Norcia è un paradiso di colori nel cuore dell'Italia. Alba e tramonto i momenti migliori per ammirare la fioritura immersi nel silenzio e nella pace di un luogo magico. • • • • • #castellucciodinorcia #umbria #italia #fioritura #papaveri #lenticchie #tramonto #sunset #colorful #life #ourlonelyplanet #touringclub #restoinpiedi #sibillini #dream #red #camosciosibillini #italy #love #ussita #weareigersit #umbriacuoreverde #nature #mountains #discoversibillini

A post shared by Massimiliano Donghi (@milanstagramcom) on Jul 7, 2019 at 1:49am PDT

 

33 COINCIDENZE

Spesso quando penso a certe coincidenze mi viene automatico fare dei gran giri di pensieri, che giustamente svaniscono nel nulla appena capisco che forse volo troppo in alto con la fantasia.
Ma quello che mi è successo al ritorno di questo viaggio ha davvero dell’incredibile.

Quante possibilità ci sono di svegliarsi una domenica mattina in mezzo ai Monti Sibillini, fischiettare insistentemente un brano (Thirty Three degli Smashing Pumpkins) e di trovarsi davanti qualche ora più tardi ad Ancona fuori da un bar il cantante Billy Corgan?

Zero? Beh, a me invece è capitato a causa di un numero incredibile di coincidenze legate alla prenotazione del treno di ritorno, a un pranzo mancato in stazione, a un bar che non aveva il POS funzionante, alla scelta della strada da percorrere in base all’ombra alla ricerca di un panino.

Dialogo di 30/40 secondi sul caldo e sul mare condito da un totale blackout alfabetico di fronte a un mito, ma ne è valsa la pena. Viaggio chiuso in bellezza.

 

Ne approfitto anche per segnalare, per chi fosse un particolare amante degli Smashing Pumpkins, un eBook gratuito tributo a Mellon Collie And The Infinite Sadness, favoloso doppio disco uscito nel 1995.
Un’idea del mitico Roberto Gennari a cui ho contribuito nel mio piccolo scrivendo un racconto. Potete scaricarlo direttamente dal suo blog.

Buona lettura!

30 Giugno 2020 2 commenti
1 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
Tramonto ad Oia, Santorini
Viaggi

Oia: i 5 posti migliori dove fotografare il tramonto

di Massimiliano Donghi 16 Febbraio 2020
scritto da Massimiliano Donghi

Il tramonto, vista la sua incredibile bellezza, è chiaramente il momento più atteso della giornata a Santorini, in particolare a Oia. Non c’è un solo bipede senziente che quando il sole cala nel mare non sia lì con la macchina fotografica o uno smartphone per cogliere i giochi di luce.

Tutto è imperfetto, non c’è tramonto così bello da non poterlo essere di più.

Fernando Pessoa

Dove andare quindi a scattare? Le location dove piantare treppiede e macchina sono parecchie. Queste che vi descrivo ora sono senza ombra di dubbio le mie 5 mete preferite.

 

  • KASTRO

    È il luogo principale da dove fotografare il tramonto a Oia e, ovviamente, è anche il più frequentato. Se amate la folla questo è il posto giusto per voi, con un unico e devastante difetto: per trovare posto dovete essere lì (in bassa stagione) almeno tre quarti d’ora prima. In alta stagione, auguri.

  • KATHAROS BEACH

    Se invece come me preferite la tranquillità in questa spiaggia (con meravigliosa sabbia nera, senza sdraio, lettini e ombrelloni) avrete modo di trovarne quanta ne volete. Per raggiungerla dovrete camminare circa 20 minuti dal centro di Oia, superando anche la favolosa Ekklisia Agios Ioannis, la chiesetta isolata che potete osservare guardando verso nord dai mulini. Lo sforzo sarà ampiamente ripagato dalla magica combo tramonto&tranquillità.

  • BOAT TRIP

    Molto romantica e silenziosa, ma anche abbastanza costosa, invece è la visione del tramonto direttamente dal mare, su una delle barche che offrono questo servizio. Da qui le vostre fotografie saranno sicuramente diverse dai “soliti” scatti fatti dall’isola, ricordatevi però che se volete fare lunghe esposizioni è il posto peggiore che possiate scegliere.

  • 36°27’36.6″N 25°23’20.8″E

    Questo è il mio posto preferito. Anche qui per arrivarci dal centro ci vogliono circa 20 minuti, bisogna arrivare fino all’azienda per la fornitura di acqua e poi seguire il sentiero che porta fino al piccolo spiazzo dove posizionarsi. Potrete vedere praticamente tutta Oia e godervi un tramonto super senza intorno quasi nessuno.
    Non conoscendo il nome preciso del luogo ho messo le coordinate esatte per raggiungerlo.

  • CHIESA TIMIOS STAVROS

    Chi ha gambe e voglia di camminare può salire in uno dei punti più alti dell’isola, a metà strada tra Oia e Imerovigli. Qui infatti c’è la Chiesa Timios Stavros, segnata su Google Maps anche come Church of Panagia (da non confondere però con quella in centro Oia), da cui poter osservare un tramonto unico. Per arrivarci ci voglio tre quarti d’ora abbondanti, ma fidatevi, ne vale incredibilmente la pena. L’unica noia è quella di fare il sentiero al buio al ritorno, ma basta una torcia o la luce del telefono per evitare di spalmarsi per terra come la Nutella.

 

Vista da KastroPanorama di OiaDettagli in centroAl calar del soleI colori di SantoriniMulineggiandoMagia grecaTramonto unicoNuvole colorateSuona le campaneVista sul mare

 

LA MAPPA DI OIA

Per semplificare la ricerca ecco la mappa dove sono segnate tutte le location sopra descritte. Il modo più comodo (e spesso anche l’unico) per raggiungerle ovviamente è a piedi.

 

View this post on Instagram

Santorini è incredibile per colori, atmosfera, cibo è molto altro. L'ho ripetuto un sacco di volte, lo so, ma non mi stancherò mai di dirlo. Santorini però è anche fantastica per prendersi un attimo per stare da soli, in silenzio, lontano da tutti e godersi un tramonto che ti rimette in pace con il mondo. • • • • • #oia #santorini #greece #grecia #sea #mare #tramonto #sunset #colorful #wonderful_santorini #visitgreece #travel #love #milanstagreece #Cyclades_islands #wonderlustgreece #greecestagram #greece_lovers #igers_greece #yallerseurope #MeiCaPicture #lonelyplanet #greecelover_gr #cyclades #santorinigreece #santoriniisland #spring #bestofsantorini

A post shared by Massimiliano Donghi (@milanstagramcom) on Apr 13, 2018 at 1:01pm PDT

16 Febbraio 2020 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
  • 1
  • 2

Chi sono

Chi sono

Hi, I'm Max

Fotografo e Content Creator milanese con tre grandi passioni: la sua città, i viaggi e la street art.

Keep in touch

Facebook Twitter Instagram Youtube Email Spotify Vimeo 500px

Instagram

MILANSTAGRAM.COM

Milanstagram.com | Milano - viaggi - street art

@milanstagramcom nasce nel maggio 2014 con l’idea di comunicare, tramite i miei scatti su Instagram, quello che più mi ispira delle mie tre passioni: Milano, i viaggi e la street art.

Da leggere

  • Playlist Milanstagram 2021

    28 Dicembre 2021
  • 5 grandi momenti delle Olimpiadi di Tokyo 2020

    8 Agosto 2021
  • Le erbe officinali di Sale San Giovanni

    6 Luglio 2021

I più visti

  • 1

    Oia: i 5 posti migliori dove fotografare il tramonto

    16 Febbraio 2020
  • 2

    Un assaggio di street art milanese

    22 Dicembre 2019
  • 3

    Provenza, terra di colori

    26 Dicembre 2019
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Youtube
  • Email
  • Spotify
  • Vimeo
  • 500px

© 2019-2022 Milanstagram.com | All Rights Reserved.


Back To Top
Milanstagram
  • Home
  • About me
  • Milano
    • Milano

      Le webcam di Milano: un occhio sulla città

      19 Febbraio 2021

  • Viaggi
    • Viaggi

      Le erbe officinali di Sale San Giovanni

      6 Luglio 2021

      Viaggi

      L’incanto di Castelluccio di Norcia

      30 Giugno 2020

      Viaggi

      Oia: i 5 posti migliori dove fotografare il…

      16 Febbraio 2020

      Viaggi

      La magia di Santorini in bassa stagione

      19 Gennaio 2020

      Viaggi

      Provenza, terra di colori

      26 Dicembre 2019

  • Street Art
    • Street Art

      Un assaggio di street art milanese

      22 Dicembre 2019

  • Pensieri
    • Fotografia Musica Sport All
      Fotografia

      Black Friday fotografico

      27 Novembre 2020

      Musica

      Playlist Milanstagram 2021

      28 Dicembre 2021

      Musica

      Playlist Milanstagram 2020

      31 Dicembre 2020

      Musica

      Grazie, Maestro

      18 Luglio 2020

      Musica

      Playlist Milanstagram 2019

      27 Dicembre 2019

      Sport

      5 grandi momenti delle Olimpiadi di Tokyo 2020

      8 Agosto 2021

      Pensieri

      Playlist Milanstagram 2021

      28 Dicembre 2021

      Pensieri

      5 grandi momenti delle Olimpiadi di Tokyo 2020

      8 Agosto 2021

      Pensieri

      3 minuti e 53 secondi per descrivere un…

      31 Dicembre 2020

      Pensieri

      Playlist Milanstagram 2020

      31 Dicembre 2020

  • Contatti