Milanstagram
  • Home
  • About me
  • Milano
    • Milano

      Le webcam di Milano: un occhio sulla città

      19 Febbraio 2021

  • Viaggi
    • Viaggi

      L’incanto di Castelluccio di Norcia

      30 Giugno 2020

      Viaggi

      Oia: i 5 posti migliori dove fotografare il…

      16 Febbraio 2020

      Viaggi

      La magia di Santorini in bassa stagione

      19 Gennaio 2020

      Viaggi

      Provenza, terra di colori

      26 Dicembre 2019

  • Street Art
    • Street Art

      Un assaggio di street art milanese

      22 Dicembre 2019

  • Pensieri
    • Fotografia Musica All
      Fotografia

      Black Friday fotografico

      27 Novembre 2020

      Musica

      Playlist Milanstagram 2020

      31 Dicembre 2020

      Musica

      Grazie, Maestro

      18 Luglio 2020

      Musica

      Playlist Milanstagram 2019

      27 Dicembre 2019

      Pensieri

      3 minuti e 53 secondi per descrivere un…

      31 Dicembre 2020

      Pensieri

      Playlist Milanstagram 2020

      31 Dicembre 2020

      Pensieri

      Black Friday fotografico

      27 Novembre 2020

      Pensieri

      Grazie, Maestro

      18 Luglio 2020

  • Contatti
  • Home
  • About me
  • Milano
    • Milano

      Le webcam di Milano: un occhio sulla città

      19 Febbraio 2021

  • Viaggi
    • Viaggi

      L’incanto di Castelluccio di Norcia

      30 Giugno 2020

      Viaggi

      Oia: i 5 posti migliori dove fotografare il…

      16 Febbraio 2020

      Viaggi

      La magia di Santorini in bassa stagione

      19 Gennaio 2020

      Viaggi

      Provenza, terra di colori

      26 Dicembre 2019

  • Street Art
    • Street Art

      Un assaggio di street art milanese

      22 Dicembre 2019

  • Pensieri
    • Fotografia Musica All
      Fotografia

      Black Friday fotografico

      27 Novembre 2020

      Musica

      Playlist Milanstagram 2020

      31 Dicembre 2020

      Musica

      Grazie, Maestro

      18 Luglio 2020

      Musica

      Playlist Milanstagram 2019

      27 Dicembre 2019

      Pensieri

      3 minuti e 53 secondi per descrivere un…

      31 Dicembre 2020

      Pensieri

      Playlist Milanstagram 2020

      31 Dicembre 2020

      Pensieri

      Black Friday fotografico

      27 Novembre 2020

      Pensieri

      Grazie, Maestro

      18 Luglio 2020

  • Contatti
Milanstagram

Milano, viaggi & street art

Autore

Massimiliano Donghi

Massimiliano Donghi

Fotografo milanese che adora la sua città, i viaggi e la street art. Conia improbabili neologismi come se non ci fosse un domani, si nutre quotidianamente di copiose dosi di autoironia e ama in maniera incondizionata i mitici tram Carrelli.

Le webcam di Milano
Milano

Le webcam di Milano: un occhio sulla città

di Massimiliano Donghi 19 Febbraio 2021
scritto da Massimiliano Donghi

Alzi la mano chi non ha mai guardato una webcam di Milano per controllare il meteo, i colori del cielo o vedere anche solo qualcosa di curioso/interessante.
Bene, come immaginavo nessuna mano alzata.

Una delle grandi comodità di internet è proprio la possibilità di guardare in tempo reale cioè che succede in determinati angoli della città, dove sono presenti le webcam che h24 trasmettono immagini.

Qualsiasi fotografo, me compreso, prima di uscire a scattare apre la finestra per valutare le luci del cielo e di conseguenza anche il meteo, ma spesso può non bastare. Capita per esempio di avere casa rivolta in una direzione non utile, di non avere una visuale sufficiente per valutare il cielo, oppure semplicemente di essere impegnati e di non poter mettere la testa fuori in quel momento.

Così viene spontaneo aiutarsi con una webcam per capire le condizioni in cui si andrà a scattare. Utilizzo molto questa strategia perché mi consente sia di vedere in quel momento cielo/nuvole, sia di valutare anche l’evoluzione meteo guardando più punti di vista e osservando i movimenti.

Ho pensato quindi di raccogliere in questo articolo i cinque siti che utilizzo più spesso prima di uscire a scattare.

 

» MILANOCAM

È il sito che guardo più spesso, perché grazie alle sue 8 webcam poste in diversi punti di Milano riesce a darmi un’idea molto precisa di come stia andando il meteo. In particolare le due webcam che trovo più utili sono quella di Porta Nuova, che è perfetta per le luci del mattino, e quella di CityLife, molto utile per capire le condizioni in orario tramonto.
Un’altra cosa comodissima di questo sito è il fatto che, cliccando su una webcam, è possibile visualizzare anche le immagini delle ore precedenti e del giorno/mese/anno prima.
Faccio un veloce esempio: voglio vedere come sono le albe di febbraio. Benissimo, vado sulla webcam di Porta Nuova, seleziono come orario le 8:00 e poi continuo a cliccare su “Previous Day” per vedere l’immagine dei giorni precedenti alla stessa ora.
Semplicemente fantastico!

» MILANO PANORAMICA

Un altro sito molto comodo per dare un’occhiata in vari punti della città meneghina è Milano Panoramica. Le sue webcam sono situate in punti interessanti da cui è piacevole ammirare le immagini.
La chicca è senza dubbio la webcam del Bosco Verticale (attualmente in manutenzione). Inoltre c’è la possibilità, per i più curiosi, di visualizzare anche le immagini di alcuni cantieri.

» SKYLINEWEBCAMS

Amanti del Duomo, questa è per voi. È una webcam che riprende la piazza e la facciata del simbolo milanese e consente di vedere tutto quello che accade.
La uso sempre quando decido di andare all’alba a fare degli scatti in quanto posso vedere se la piazza è totalmente libera o se ci sono le strutture di eventi/concerti o lavori in corso.

» REGIONE LOMBARDIA

In cima al Pirellone ci sono tre webcam. La prima è di una normale stazione meteo, comoda perché non offre una visuale fissa ma è in continuo movimento. Le altre due invece sono curiose in quanto sono puntate sul nido dei falchi pellegrini, scoperti durante dei lavori nel 2017.
Lo scorso anno, durante il lockdown, i falchi sono tornati ed è stato possibile vedere in diretta la nascita dei tre piccolini.

» MILANO SKYLINE

Last but not least Milano Skyline, che con le sue 5 webcam sopra i tetti della città offre degli interessanti punti di vista. Una delle sue grandi comodità poi è l’app, scaricabile gratuitamente sia da App Store che da Google Play.
Insomma, da non perdere!

 

Se conosci qualche altra webcam interessante a Milano scrivimi, la condividerò volentieri aggiornando l’articolo.

19 Febbraio 2021 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
2020 goodbye!
Pensieri

3 minuti e 53 secondi per descrivere un anno

di Massimiliano Donghi 31 Dicembre 2020
scritto da Massimiliano Donghi

Descrivere l’insieme di 12 mesi non è mai facile, che sia a parole o con un video (poche ore fa ho provato a riassumerlo musicalmente e anche lì è stato difficile). In questo caso poi l’anno in questione è anche innegabilmente stato uno dei più fastidiosi di sempre. Mancano poche ore al 2021 e, ovviamente, non è con il cambio di una data che tutto migliora.

Per molti versi vorremmo che il 2020 sparisse del tutto dai nostri ricordi e che il nuovo anno cominciasse da zero, come se il precedente non ci fosse mai stato. Ma oltre ad essere impossibile tutto ciò è anche sbagliato, perché di una cosa negativa bisogna sempre avere la “giusta memoria”, per non ripetere gli errori e per trovare una via che ci porti a valorizzare la nostra esistenza.

Ho scelto questo video come riassunto del 2020 perché, oltre a ripercorrere tutte le tappe che ci hanno toccato duramente in questi 366 giorni, ha un finale positivo. Dobbiamo crearci un futuro costruendo un presente, senza aspettare che la fortuna ci caschi addosso e risolva tutto.
Vi saluto con questi 3 minuti e 53 secondi di emozioni.

Buona visione e buon anno!

 

 

 

 

ALL’IMPROVVISO, MI HAI CHIESTO “LUI CHI È? LUI CHI È?”

Come diceva Lucio Battisti in “Mi Ritorni In Mente”, “Lui chi è? Lui chi è?”
Rispondo subito, lui è Cee-Roo, dj e video artist svizzero, un talento pazzesco in questo genere di filmati. Molto interessante da seguire, vi lascio tutti i link per dare un occhio ai suoi lavori. Se vi è piaciuto il video sul suo canale YouTube trovate anche quelli degli anni scorsi, veramente ben fatti.

Sito Web | YouTube | SoundCloud | Facebook | Instagram

31 Dicembre 2020 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
Milanstagram Playlist 2020
Musica

Playlist Milanstagram 2020

di Massimiliano Donghi 31 Dicembre 2020
scritto da Massimiliano Donghi

La musica esprime ciò che non può essere espresso a parole e ciò che non può rimanere in silenzio.

Victor Hugo

Ebbene sì, è pronta! Sono riuscito a creare la playlist dei miei brani preferiti usciti in questo tormentato 2020. Così come ho fatto per l’anno scorso anche quest’anno ho scelto i 10 pezzi più rappresentativi estratti da dischi o singoli usciti negli ultimi 12 mesi.

Prima di passare alla lista dei brani con la loro descrizione e qualche informazione però ci tenevo nuovamente a sottolineare che questa playlist non è solo un “insieme di brani”, ma è uno spunto per approfondire/ascoltare dei dischi.
Viviamo in un’epoca dove la musica viene ascoltata (e di conseguenza diverse volte anche prodotta) sempre più in fretta, un po’ come capita. Spesso anche su uno smartphone o su un computer via YouTube o Spotify, senza utilizzare un apparecchio unicamente a lei dedicato come un lettore cd, un giradischi o un lettore mp3.
E, purtroppo, con la stessa velocità con cui viene prodotta (non da tutti, ovviamente) e ascoltata viene anche troppo spesso dimenticata.

Non sono un purista del vinile o un fan sfegatato del compact disc. Non sono nemmeno un nostalgico delle musicassette, anche se ricordo sempre con piacere tutte le BASF e Maxell da 90′ che ho riempito durante la mia adolescenza.
Sono però un clamoroso difensore del concetto di album. Ascoltare solo un singolo e ignorare tutto il resto del lavoro di un artista che sta dietro ad un album è devastante.

Per questo, anche a costo di sembrare più fastidioso di un rubinetto che sgocciola alle 3 di notte, invito sempre ad ascoltare i dischi per intero, indipendentemente dal formato. Vi piace For Sure dei Future Islands? Perfetto, ascoltate tutto As Long As You Are. Se poi vi piace acquistatelo o ancora meglio andate a sentire la band dal vivo (quando sarà possibile ovviamente).

Insomma, dedicate tempo e attenzione all’ascolto del lavoro di un artista.

 

  • Ascolta la playlist su Spotify

 

The Adults Are Talking | The Strokes

Sono tornati. A volte quando aspetti per molto tempo un ritorno, specialmente in ambito musicale, finisci per rimanere deluso. Non è stato il caso degli Strokes che, al rientro dopo 7 anni senza album insieme, hanno tirato fuori davvero un gran bel lavoro: The New Abnormal. Il disco già in partenza si presenta bene, con un’opera di Basquiat come copertina (Bird on Money, 1981). Ho scelto The Adults Are Talking perché è il brano che a mio parere meglio descrive questo nuovo album, differente dai precedenti per molti aspetti. Sono tornati, sì. E sono tornati alla grande!

» Disco: The New Abnormal

 

Pool Song | Lea Porcelain

Una piacevole scoperta lo scorso anno, una fantastica conferma quest’anno. Il duo berlinese a metà settembre ha tirato fuori dal cilindro Pool Song, primo dei tre nuovi singoli lanciati nell’ultimo quadrimestre 2020. Le loro sonorità non stancano mai e loro, come sempre, sono attenti anche al più impercettibile suono che curano in maniera fantastica.
In attesa dell’uscita del nuovo disco ce li godiamo anche qui in versione live “A Colors Show“.

» Disco: Pool Song (singolo)

 

Lime | Caribou

Caribou è un artista piuttosto prolifico a livello di album, ma la cosa che sorprende di più è che non ne sbaglia mai uno. Nella carriera di un artista spesso ci sono alti e bassi, dovuti a mille fattori che influenzano la realizzazione di un disco. Lui sembra non essere toccato mai da nulla, riesce sempre a dare il massimo, come anche in questo caso. La mia scelta è caduta su Lime, pezzo veramente di classe, anche se Suddenly è un LP che ti mette davvero in difficoltà a sceglierne uno solo.

» Disco: Suddenly

 

Alien Crime Lord | The Voidz

A metà dicembre i The Voidz hanno partorito Alien Crime Lord, brano scritto per il videogioco Grand Theft Auto Online: The Cayo Perico Heist. Una piacevole sorpresa in un anno rognoso come il 2020. Oltre al disco con gli Strokes Julian Casablancas si conferma quindi ad altissimo livello anche con i The Voidz. E soprattutto stima infinita perché qualche giorno fa, quando erano ospiti online da Jimmy Fallon, vestiva una warm-up jacket dei Phoenix Suns di inizio anni ’90 (ad occhio sembrerebbe 1992/93, anno in cui Charles Barkley e compagni si arresero solo in finale contro i Chicago Bulls di Michael Jordan 4-2).

» Disco: Alien Crime Lord (singolo)

 

The Only Thing | Travis (feat. Susanna Hoffs)

Welcome back Travis! A quattro anni di distanza dal loro ultimo disco (Everything At Once) tornano con 10 Songs, album piacevole che contiene un paio di perle nel loro stile. La mia preferita, al momento, è sicuramente The Only Thing. Si tratta di un brano in cui alla voce di Fran Healy si affianca quella di Susanna Hoffs, corde vocali e chitarra delle Bangles (esatto, quelle di Walk Like An Egyptian), dando vita ad una collaborazione di altissimo livello.
Qui il video ufficiale della canzone, anche lui in perfetto stile Travis.

» Disco: 10 Songs

 

Zvezdy | Molchat Doma

A volte anche digitare tasti a caso e premere invio su YouTube può farti scoprire cose interessanti. È proprio così che non troppi giorni fa ho avuto il piacere di conoscere un gruppo post-punk synthwave bielorusso il cui nome significa “Case Vuote”. Mi sono piaciuti subito, sia per le sonorità molto Joy Division/New Order (a tratti anche Depeche Mode), sia perché il video di Zvezdy è a tema street art. Durante le mie ricerche sulla band ho letto anche che sono diventati noti anche fuori dalla loro patria praticamente casualmente, grazie a Sudno, brano che è diventato virale sul social TikTok.

» Disco: Monument

 

Lost In Yesterday | Tame Impala

Per me era uno dei dischi più attesi del 2020 e non ha deluso. A cinque anni di distanza dal lavoro precedente (Currents) Kevin Parker torna con il suo progetto Tame Impala e si guadagna ampiamente la sufficienza. Medaglia d’oro a Lost In Yesterday, brano che da gennaio continua a ronzarmi felicemente nelle orecchie.

» Disco: The Slow Rush

 

For Sure | Future Islands

I Future Islands sono un prodotto targato Baltimora, città portuale della East Coast situata poco sopra la capitale Washington. Nonostante assomiglino più a un gruppo di pensionati del Maryland che ad una band di successo sono in grado di coinvolgerti completamente con le loro stupende sonorità. È il caso di For Sure, brano presente nel loro ultimo disco As Long As You Are. Parte subito forte e ti conquista con un’intro davvero molto orecchiabile, che ti entra in testa e non esce più.
Missione compiuta, bravi ragazzi! Un paio di mesi fa sono stati ospiti, via web, anche del Late Show with Stephen Colbert, suonando proprio For Sure.

» Disco: As Long As You Are

 

Teenager Birdsong | Four Tet

Lo so, quando parlo di Four Tet sono paurosamente di parte perché adoro ogni nota della sua musica. Dai remix alle collaborazioni pazzesche che ogni tanto sforna. Però Sixteen Oceans è davvero un album veramente bello, merita sicuramente più di un semplice ascolto. Teenager Birdsong è il brano che più di tutti mi si è fissato nei timpani. Perfetto stile Kieran Hebden, durata giusta (3:25), intro coinvolgente. Per me promosso a pieni voti.

» Disco: Sixteen Oceans

 

Her Revolution | Burial + Four Tet + Thom Yorke

Come direbbe il buon Diego Abatantuono: “eccezzziunale veramente“. Già nel 2011, con la loro prima collaborazione Ego/Mirror, mi avevano steso come un peso mosca sul ring contro Muhammad Alì. Stavolta anche peggio, perché la combo Her Revolution/His Rope uscita ad inizio dicembre è veramente qualcosa di magnifico. La mia scelta per la playlist è caduta su Her Revolution, brano straordinario, assolutamente nella mia top3 2020.

» Disco: Her Revolution/His Rope (singolo)

 

That’s all folks!
Buon ascolto.

31 Dicembre 2020 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
Black Friday
FotografiaPensieri

Black Friday fotografico

di Massimiliano Donghi 27 Novembre 2020
scritto da Massimiliano Donghi

Premetto che non sono un particolare amante del Black Friday, anzi, la maggior parte delle occasioni le ho sempre trovate in periodi dell’anno completamente diversi. Tuttavia quest’anno, probabilmente anche per via della pandemia che ci tiene parecchio tempo sigillati in casa, ho avuto modo di trovare diverse offerte interessanti in ambito fotografico.

Premessa numero 2: non si tratta né di corpi macchina né di obiettivi, sia perché per loro non ho trovato particolari offerte interessanti, sia perché è abbastanza difficile dare un consiglio di carattere generale per loro, è molto più facile darlo in base a una particolare richiesta o a delle precise esigenze.

Ho scelto quindi degli oggetti complementari, che possono servire a tutti per migliorare il proprio arsenale da battaglia fotografica.

 

MEMORIA

» HARD DISK SSD PORTATILE
Piccolo, leggero, capiente, resistente, di bell’aspetto e soprattutto SSD.
Credo non si possa chiedere di più ad un hard disk portatile. Fare un backup dei propri scatti quando si viaggia è di fondamentale importanza, ma è altrettanto necessario avere a disposizione un disco che faccia il lavoro velocemente, con buona capienza (1 TB), senza dare poi preoccupazioni per i colpi o gli inconvenienti che si trova a fronteggiare lungo il percorso.
Lo seguivo da un bel pezzo, sempre presente in tutte le mie liste Amazon per verificare il costo: ora l’occasione giusta, il prezzo più basso fino ad ora! (fonte: il mitico Camelcamelcamel).

La qualità di SanDisk poi non si discute. “Straordinerio”, per dirla come Lino Banfi.

 

» HARD DISK ESTERNO PER BACKUP 8TB
Avere un backup del proprio archivio fotografico e del computer è doveroso. Troppo spesso accumuliamo file in cartelle, hard disk, chiavette, ecc… Sono sempre stato un grande sostenitore dei backup, tuttavia durante il lockdown primaverile mi sono accorto di avere in giro un gran numero di hard disk, tutti di epoche diverse (sì, ne ho addirittura ancora uno da 320 GB con il cavo della corrente che ogni volta che parte fa un rumore tipo Cape Canaveral 10 secondi prima del lancio) e con i dati salvati un po’ da una parte e un po’ dall’altra. Roba che a volte per cercare uno scatto di qualche anno fa, se non ricordavo il nome o la data, ci mettevo un lustro.

Ho pensato quindi di riunire tutto il materiale in un solo disco, bello capiente. Ho scelto un Seagate da 8 TB che, anche se non è SSD (il prezzo altrimenti sarebbe stato decisamente più importante), è comunque un ottimo hard disk con rapporto qualità/prezzo super.

 

» SCHEDA SD 128GB
Ho sempre utilizzato diverse schede SD da 16 o 32 GB, pensando giustamente che così, se una di loro smettesse di funzionare o venisse smarrita, passati i 10-minuti-di-enorme-odio-verso-il-mondo-intero-e-anche-i-pianeti-circostanti, avrei comunque tutte le altre a disposizione.
Vero, continuo a pensarlo e rimango fedele alle small card rispetto a quelle da “millemila” GB o addirittura TB. Tuttavia è anche vero che molte nuove macchine fotografiche, specialmente quelle più performanti, ormai producono file raw sempre più pesanti. Per evitare di cambiare una card ogni 5 minuti, l’ideale è fare un upgrade a delle schede più capienti e sempre di alta qualità.

Ho optato quindi, visto il prezzo super, per l’acquisto di una scheda SanDisk da 128 GB.
Capacità di lettura 160 MB/sec, scrittura 90 MB/sec, classe 10, UHH-I, U3, V30.  Certo, scritto così sembro Boldi nei panni di Severino Cicerchia nell’indimenticabile Ragazzo di Campagna con Renato Pozzetto (video della scena che intendo), però sono tutti i parametri che mi hanno fatto scegliere questa SD performante.

 

 

 

 

ACCESSORI

» TRACOLLA REFLEX CON CAVO SICUREZZA
Diciamoci la verità: qualunque reflex, anche la più costosa, ha sempre in dotazione una orrenda tracolla rigidissima, con il logo stampato o cucito a caratteri cubitali. Nulla di più fastidioso!
Per anni me ne sono sempre fregato, tanto sostanzialmente tenevo la tracolla arrotolata sulla mano e il problema non si poneva. Tuttavia la mia passione per le escursioni in montagna mi ha fatto arrivare alla scontata opinione che le mani devono sempre essere libere. Quindi, se si vuole avere la reflex a portata di mano senza grattugiarsi il collo e le spalle durante il tragitto con la tracolla originale ce ne vuole una fatta apposta. Comoda, leggera e preferibilmente con il cavo di sicurezza.

Così ho optato per una comodissima Prowithlin. La aggancio sulla spalla e non si sente neanche, persino quando sopra si porta uno zaino. L’ho trovata perfetta, anche perché dotata di safety tether che permette di prevenire spiacevoli inconvenienti.

» TREPPIEDE LEGGERO, RESISTENTE E POCO INGOMBRANTE
Sui treppiedi potrei perdermi in discorsi infiniti. Tutti i loro parametri, le teste, le altezze, i materiali e chi più ne ha più ne metta, ma probabilmente non ne verrei mai a capo per via delle diverse esigenze che ha ognuno di noi. Qualche giorno fa però mi è stato chiesto un consiglio: “Max, mi servirebbe un treppiede entry level resistente e che non voli via al primo soffio di vento”.

E qui il Black Friday mi è venuto incontro mostrandomi praticamente subito una grande offerta su un buon Manfrotto, ideale per chi viaggia. Resistente, leggerissimo (1.49 kg), versatile e comodo da trasportare.
Non aggiungo altro, è un treppiede entry level davvero ottimo su cui puntare.

» ZAINO FOTOGRAFICO DA VIAGGIO
E qui arriviamo al mio amico inseparabile di viaggio, lo zaino fotografico Thule. L’ho acquistato diversi anni fa e ogni volta che lo porto con me lo benedico sempre. Ma cos’ha di così straordinario?
È un insieme di tante tasche, piccole finezze e comodità che semplificano di molto il viaggio di un fotografo. Innanzitutto è di ottima fattura, bello spesso per proteggere il materiale da colpi. Poi è impermeabile, il che lo rende ancora più adorabile. La principale comodità sta nella tasca posta sul lato sinistro, da dove si può prendere la reflex posizionata nell’apposito vano senza neanche togliersi lo zaino dalle spalle. Sulla destra invece c’è la classica tasca per la borraccia e gli attacchi per il treppiede (anche se io preferisco portarlo agganciato in alto in mezzo per bilanciare meglio i pesi).

Le tasche sono ovunque e tantissime, ottime per avere ogni cosa al proprio posto senza mischiare tutto. Ideale sia per le gite di un giorno che per i viaggi di più giornate.

 

27 Novembre 2020 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
Grazie, Maestro.
MusicaPensieri

Grazie, Maestro

di Massimiliano Donghi 18 Luglio 2020
scritto da Massimiliano Donghi

In questi giorni è già stato scritto e detto tutto quello che c’era da scrivere e dire su un mito come Ennio Morricone. Non credo di aver nulla da aggiungere su un personaggio che ho sempre adorato per talento ed umiltà e a cui, simpaticamente, mi sentivo ancora più vicino in quanto nato a novembre a due giorni di distanza, anche se con qualche anno di differenza.

Mi verrebbe quasi spontaneo versare galloni di inchiostro per descrivere tutto quello che mi piaceva di lui. Dalle collaborazioni con Sergio Leone all’ispirazione alla sirena della polizia di Marsiglia per “Se Telefonando“, dal favoloso concerto al Forum di Assago del 2018 dove comunicavo a onomatopee perché non riuscivo a pronunciare una frase di senso compiuto dall’emozione all’asteroide chiamato 152188 Morricone in suo onore.

Ma sarebbe un lavoro infinito e sicuramente non sarei abbastanza bravo da poter raccontare degnamente tutte queste cose.
Come piccolo tributo ho deciso quindi di scrivere questo breve articolo segnalando cinque brani non dei più noti che a mio avviso vale la pena conoscere.

 

NINNA NANNA PER ADULTERI

Si tratta di un brano di una delicatezza incredibile, parte della colonna sonora del film drammatico Cuore di Mamma di Salvatore Samperi, uscito nel 1969.  Sempre dalla colonna sonora di questo film segnalo anche altri due pezzi tratti dallo stesso lavoro e veramente straordinari: Suoni per un clavicembalo e Ricreazione divertita.

 

MOSCA ADDIO

Mosca Addio è un film di Mauro Bolognini uscito nel 1987, con colonna sonora curata da Morricone. L’omonimo brano è in assoluto uno dei miei preferiti tra tutti quelli scritti dal Maestro. Struggente, perfetto per il film in questione.

 

COME MADDALENA (VERSIONE 12″ MAXI DISCO 78)

Nel 1971 Ennio Morricone scrive la colonna sonora del film Maddalena, di Jerzy Kawalerowicz. La traccia numero 1 del disco, intitolata Come Maddalena (qui la versione originale), 7 anni più tardi viene riarrangiata in versione disco, con un lavoro straordinario da parte del Maestro, che mostra ancora una volta il suo infinito talento di arrangiatore.

 

LUNA CANADESE

Luna Canadese è un brano tratto dal film di Roberto Faenza intitolato H2S, sequestrato nel 1969, posto sotto procedimento giudiziario, e infine uscito nel 1971. Ad accompagnare la musica c’è la straordinaria voce di Edda Dall’Orso, soprano già noto ai più per essere presente nelle colonne sonore dei film di Sergio Leone.

 

LA NOSTRA NOTTE

Per il brano precedente ho citato Edda Dell’Orso, che ritroviamo anche in questo pezzo, più raro, scritto dal Maestro per la parte femminile de I Cantori Moderni di Alessandroni. Il video è tratto dal programma serale di RAI 2 “Musica da sera” andato in onda il 12 marzo 1967 con una puntata interamente dedicata ad Ennio Morricone (visibile su RaiPlay).

 

Grazie, Maestro.

 

 

Prima di chiudere poi ci tenevo a inserire anche un altro video, di un tributo a Morricone, che sicuramente in tanti avremo visto qualche mese fa durante il lockdown. Il giovanissimo chitarrista Jacopo Mastrangelo infatti ha suonato dal terrazzo di casa in Piazza Navona una versione fantastica di “C’era una volta in America“.

 

 

18 Luglio 2020 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
Viaggi

L’incanto di Castelluccio di Norcia

di Massimiliano Donghi 30 Giugno 2020
scritto da Massimiliano Donghi

Sono sempre stato stregato dal fascino del centro Italia e in particolare nella mia lista “luoghi da visitare assolutamente” c’era un posto fantastico: Castelluccio di Norcia.

Così, dopo un breve confronto con Google, a fine giugno dello scorso anno, ho deciso di partire per andare a visitare la zona, spinto dalla bellezza delle magiche fioriture dei campi di papaveri, lenticchie e altri fiori del periodo.

 

COME RAGGIUNGERE CASTELLUCCIO

Il modo migliore per arrivare a Castelluccio è utilizzare l’auto o la moto. Se ti piace pedalare e hai un buon allenamento sicuramente anche la bicicletta è una figata, però bisogna fare grande attenzione alle strade, soprattutto in discesa, in quanto qualche buca o tratti di asfalto sporco sono sempre presenti.

Io da Milano ho preso il treno ad alta velocità fino ad Ancona, da lì poi ho noleggiato un’auto e guidato fino a destinazione. Strada molto scorrevole, 150 km che passano veramente in fretta.

La Piana è raggiungibile da diverse vie, io ho scelto la SP477 con passaggio da Forca di Presta, la più comoda rispetto alla mia base che era ad Abetito. Il panorama eccezionale mi obbligava a fermarmi ogni due minuti per scattare una serie di fotografie. Grazie al sito Valnerinaonline è possibile anche avere in tempo reale tutte le informazioni sulle strade aperte per arrivare a destinazione.

QUANDO FIORISCE?

Solitamente se si parla di fioriture generalmente c’è un periodo variabile, ma comunque abbastanza preciso, che si può indicare. Per Castelluccio il discorso è un po’ differente in quanto le fioriture sono più di una e naturalmente sono asincrone.
Si inizia con il giallo della Senape a maggio, poi si passa qualche settimana più tardi al rosso dei Papaveri che viene gradualmente accompagnato dal bianco della Camomilla per poi passare a metà giugno al blu dei Fiordalisi e al viola degli Specchi di Venere.

Praticamente da metà maggio circa fino a metà luglio i campi continuano a cambiare colore e ad offrire spettacoli cromatici veramente formidabili, soprattutto quando si incrociano le varie fioriture. Ovviamente la durata e il periodo esatto delle fioriture dipendono e variano in base a temperature e precipitazioni dei mesi precedenti. Bisogna quindi sempre informarsi prima di partire, magari anche dando un occhio alla webcam di Castelluccio, ripristinata dopo il terremoto del 2016.

Il momento migliore, a mio parere, è quello a cavallo tra l’ultima settimana di giugno e la prima di luglio. In questo arco di tempo è difficile sbagliare. Visto il grande afflusso di turismo in quelle settimane consiglio, se possibile, di evitare i weekend e le ore centrali della giornata. Prima mattina e pomeriggio dopo le 18 circa sono gli orari più indicati.

Ovviamente però Castelluccio è molto più di una semplice piana colma di campi colorati. È un luogo unico, pacifico, bello da visitare in ogni periodo dell’anno, anche nei mesi invernali, quando freddo e neve sono padroni incontrastati e il turismo è molto meno presente.

 

 

DOVE FOTOGRAFARE

Sebbene mi venga quasi spontaneo rispondere con “ovunque“, la domanda non è affatto banale. Ho individuato quindi cinque punti ideali da dove fotografare le fioriture e non solo.

 

  • VIA MONTE VALLETTA

    Ideale con: grandangolo, teleobiettivo
    Quando: alba, pomeriggio, notte

    È una piccola via sterrata che parte dal centro paese e sale fino in cima alla montagna. La vista migliore però è circa a 300m dal paese. Da lì si domina la piana e con un bel grandangolo è possibile inquadrare tutti i campi colorati.
    Punto indicato soprattutto per scattare al sorgere del sole e nella seconda metà del pomeriggio con la luce a favore.
    Se invece per esempio si vuole fare un bel timelapse dell’alba o uno scatto notturno con protagonista la via lattea allora consiglio di salire più in alto, preferibilmente proprio in cima al monte.

  • INCROCIO PIANO DI CASTELLUCCIO

    Ideale con: grandangolo, macro
    Quando: mattino, tramonto

    Sì, è vero, per chi vuole scattare con calma è un incubo viste le tonnellate di umani selfiezzanti presenti in quel punto. Però è altrettanto vero che da lì si può fare il consueto scatto “postcard“, con il colle che sorge in mezzo ai prati. Meglio al mattino abbastanza presto, prima dell’invasione, oppure di sera, orario tramonto.
    Grandangolo per lo scatto da cartolina e macro per immortalare la bellezza dei singoli fiori.

  • SP477 DA FORCA DI PRESTA

    Ideale con: teleobiettivo, grandangolo
    Quando: mattino, tramonto

    Diametralmente opposta a via Monte Valletta la SP477 proveniente da Forca di Presta è perfetta per fermarsi a scattare con un teleobiettivo. A lato della strada infatti sono presenti numerosi piccoli spiazzi dove ci si può fermare a scattare con grande tranquillità, anche negli orari di punta in quanto la maggior parte dei turisti preferisce avvicinarsi ai campi.
    Interessante anche scattare al tramonto, magari con un grandangolo per riprendere tutta la piana.

  • RIFUGIO BELVEDERE

    Ideale con: grandangolo, supertele
    Quando: notte, mattino

    Sebbene anche di giorno la vista sia notevole è piuttosto lontano da Castelluccio (si vede solo una parte della piana) ed è necessario un supertele per riuscire a fare fotografie interessanti. Il discorso cambia invece di notte, quando con un bel grandangolo f/2.8 si possono realizzare scatti notevoli grazie a un buio fantastico.

  • MONTE VETTORE

    Ideale con: grandangolo, teleobiettivo
    Quando: mattino, tramonto

    Il Monte Vettore con i suoi 2.476m è il re dei Monti Sibillini ed è anche un ottimo punto per fotografare la fioritura dei campi. Grazie ai diversi sentieri presenti è possibile scegliere altezza e distanza da cui fotografare.
    I momenti perfetti per scattare sono il mattino presto e il tramonto, dove con il grandangolo non si sbaglia e con il teleobiettivo si colgono i particolari.

 

Ecco la mappa con i luoghi descritti qua sopra:

 

REGOLA FONDAMENTALE: IL RISPETTO

I campi di questa perla in mezzo ai Monti Sibillini sono magnifici ed è bello andare ad ammirarli da vicino, ma c’è sempre una regola importante da osservare: il rispetto.

Già, perché se queste incredibili fioriture sono una meraviglia della natura lo dobbiamo a tutte quelle persone del posto che lavorano duramente tutto l’anno per ottenerle. È fondamentale quindi stare fuori dai campi o, se si vuole andare più vicino, seguire le strade che ci sono tra un campo e l’altro. Mai entrare in mezzo ai fiori, calpestandoli e rovinandoli, solo per farsi una foto.

Stessa cosa per la raccolta dei fiori: da evitare assolutamente! Sono stupendi così, vivi nei campi dove sono nati e cresciuti. Facciamogli solo tante fotografie nel pieno rispetto delle regole.

CASTELLUCCIO NON SI FERMA

Alzando un attimo lo sguardo dai campi fioriti in direzione del colle che ospita il paese è impossibile non vedere tutte le macerie del terremoto del 30 ottobre 2016. Per Castelluccio è una ferita ancora aperta, che non so quando e se mai si rimarginerà.
Camminando nel centro è ancora presente la zona rossa, presidiata dai militari, e sono ancora ben visibili tutti gli edifici distrutti o lesionati che sembrano essere stati dimenticati dalle lungaggini della burocrazia. Gela il sangue nelle vene quando sei immerso in questo scenario, anche solo per qualche giorno e anche solo se sei di passaggio.

Ma Castelluccio non si ferma e offre qualcosa di ancora più bello della fioritura dei campi: la forza della comunità locale. Ho avuto occasione di parlare con alcune persone del posto e sono rimasto letteralmente incantato dalla loro voglia di riprendersi e di non arrendersi nemmeno di fronte ad una calamità naturale di queste proporzioni.

Quando finisci di scattare fermati da loro a gustare le specialità gastronomiche, scambia due chiacchiere.
Prova la birra di Antonio, assaggia i salumi di Norcia, acquista una confezione di lenticche IGP.

Inoltre puoi sostenere l’economia di Castelluccio anche da casa, acquistando online i prodotti tipici del territorio.

 

View this post on Instagram

Castelluccio di Norcia è un paradiso di colori nel cuore dell'Italia. Alba e tramonto i momenti migliori per ammirare la fioritura immersi nel silenzio e nella pace di un luogo magico. • • • • • #castellucciodinorcia #umbria #italia #fioritura #papaveri #lenticchie #tramonto #sunset #colorful #life #ourlonelyplanet #touringclub #restoinpiedi #sibillini #dream #red #camosciosibillini #italy #love #ussita #weareigersit #umbriacuoreverde #nature #mountains #discoversibillini

A post shared by Massimiliano Donghi (@milanstagramcom) on Jul 7, 2019 at 1:49am PDT

 

33 COINCIDENZE

Spesso quando penso a certe coincidenze mi viene automatico fare dei gran giri di pensieri, che giustamente svaniscono nel nulla appena capisco che forse volo troppo in alto con la fantasia.
Ma quello che mi è successo al ritorno di questo viaggio ha davvero dell’incredibile.

Quante possibilità ci sono di svegliarsi una domenica mattina in mezzo ai Monti Sibillini, fischiettare insistentemente un brano (Thirty Three degli Smashing Pumpkins) e di trovarsi davanti qualche ora più tardi ad Ancona fuori da un bar il cantante Billy Corgan?

Zero? Beh, a me invece è capitato a causa di un numero incredibile di coincidenze legate alla prenotazione del treno di ritorno, a un pranzo mancato in stazione, a un bar che non aveva il POS funzionante, alla scelta della strada da percorrere in base all’ombra alla ricerca di un panino.

Dialogo di 30/40 secondi sul caldo e sul mare condito da un totale blackout alfabetico di fronte a un mito, ma ne è valsa la pena. Viaggio chiuso in bellezza.

 

Ne approfitto anche per segnalare, per chi fosse un particolare amante degli Smashing Pumpkins, un eBook gratuito tributo a Mellon Collie And The Infinite Sadness, favoloso doppio disco uscito nel 1995.
Un’idea del mitico Roberto Gennari a cui ho contribuito nel mio piccolo scrivendo un racconto. Potete scaricarlo direttamente dal suo blog.

Buona lettura!

30 Giugno 2020 2 commenti
1 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
Tramonto ad Oia, Santorini
Viaggi

Oia: i 5 posti migliori dove fotografare il tramonto

di Massimiliano Donghi 16 Febbraio 2020
scritto da Massimiliano Donghi

Il tramonto, vista la sua incredibile bellezza, è chiaramente il momento più atteso della giornata a Santorini, in particolare a Oia. Non c’è un solo bipede senziente che quando il sole cala nel mare non sia lì con la macchina fotografica o uno smartphone per cogliere i giochi di luce.

Tutto è imperfetto, non c’è tramonto così bello da non poterlo essere di più.

Fernando Pessoa

Dove andare quindi a scattare? Le location dove piantare treppiede e macchina sono parecchie. Queste che vi descrivo ora sono senza ombra di dubbio le mie 5 mete preferite.

 

  • KASTRO

    È il luogo principale da dove fotografare il tramonto a Oia e, ovviamente, è anche il più frequentato. Se amate la folla questo è il posto giusto per voi, con un unico e devastante difetto: per trovare posto dovete essere lì (in bassa stagione) almeno tre quarti d’ora prima. In alta stagione, auguri.

  • KATHAROS BEACH

    Se invece come me preferite la tranquillità in questa spiaggia (con meravigliosa sabbia nera, senza sdraio, lettini e ombrelloni) avrete modo di trovarne quanta ne volete. Per raggiungerla dovrete camminare circa 20 minuti dal centro di Oia, superando anche la favolosa Ekklisia Agios Ioannis, la chiesetta isolata che potete osservare guardando verso nord dai mulini. Lo sforzo sarà ampiamente ripagato dalla magica combo tramonto&tranquillità.

  • BOAT TRIP

    Molto romantica e silenziosa, ma anche abbastanza costosa, invece è la visione del tramonto direttamente dal mare, su una delle barche che offrono questo servizio. Da qui le vostre fotografie saranno sicuramente diverse dai “soliti” scatti fatti dall’isola, ricordatevi però che se volete fare lunghe esposizioni è il posto peggiore che possiate scegliere.

  • 36°27’36.6″N 25°23’20.8″E

    Questo è il mio posto preferito. Anche qui per arrivarci dal centro ci vogliono circa 20 minuti, bisogna arrivare fino all’azienda per la fornitura di acqua e poi seguire il sentiero che porta fino al piccolo spiazzo dove posizionarsi. Potrete vedere praticamente tutta Oia e godervi un tramonto super senza intorno quasi nessuno.
    Non conoscendo il nome preciso del luogo ho messo le coordinate esatte per raggiungerlo.

  • CHIESA TIMIOS STAVROS

    Chi ha gambe e voglia di camminare può salire in uno dei punti più alti dell’isola, a metà strada tra Oia e Imerovigli. Qui infatti c’è la Chiesa Timios Stavros, segnata su Google Maps anche come Church of Panagia (da non confondere però con quella in centro Oia), da cui poter osservare un tramonto unico. Per arrivarci ci voglio tre quarti d’ora abbondanti, ma fidatevi, ne vale incredibilmente la pena. L’unica noia è quella di fare il sentiero al buio al ritorno, ma basta una torcia o la luce del telefono per evitare di spalmarsi per terra come la Nutella.

 

Vista da KastroPanorama di OiaDettagli in centroAl calar del soleI colori di SantoriniMulineggiandoMagia grecaTramonto unicoNuvole colorateSuona le campaneVista sul mare

 

LA MAPPA DI OIA

Per semplificare la ricerca ecco la mappa dove sono segnate tutte le location sopra descritte. Il modo più comodo (e spesso anche l’unico) per raggiungerle ovviamente è a piedi.

 

View this post on Instagram

Santorini è incredibile per colori, atmosfera, cibo è molto altro. L'ho ripetuto un sacco di volte, lo so, ma non mi stancherò mai di dirlo. Santorini però è anche fantastica per prendersi un attimo per stare da soli, in silenzio, lontano da tutti e godersi un tramonto che ti rimette in pace con il mondo. • • • • • #oia #santorini #greece #grecia #sea #mare #tramonto #sunset #colorful #wonderful_santorini #visitgreece #travel #love #milanstagreece #Cyclades_islands #wonderlustgreece #greecestagram #greece_lovers #igers_greece #yallerseurope #MeiCaPicture #lonelyplanet #greecelover_gr #cyclades #santorinigreece #santoriniisland #spring #bestofsantorini

A post shared by Massimiliano Donghi (@milanstagramcom) on Apr 13, 2018 at 1:01pm PDT

16 Febbraio 2020 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
I colori di Oia, Santorini
Viaggi

La magia di Santorini in bassa stagione

di Massimiliano Donghi 19 Gennaio 2020
scritto da Massimiliano Donghi

Da veramente tanto tempo volevo andare in Grecia e quando mi si è presentata l’occasione “Oia” l’ho colta al volo. La Repubblica Ellenica è grande, bella, piena di isole e con un mare con dei colori per cui non hanno ancora inventato degli aggettivi qualificativi adatti per descriverli.
In particolare poi sono sempre stato attratto dai paesaggi di Santorini, frequentatissima isola di origine vulcanica dell’arcipelago delle Cicladi. Ovviamente però a me non piacciono i luoghi troppo affollati, quindi ho scelto un periodo di bassa stagione per andarci, inizio aprile.

COME CI SI ARRIVA?

Principalmente per via aerea, grazie al piccolo aeroporto situato circa a metà dell’isola e ai numerosi voli anche low-cost che atterrano ogni giorno. Io ho preso proprio uno di questi, partendo da Malpensa un bel sabato very early in the morning.
Una volta atterrati, fuori dall’aeroporto, ci sono dei “caratteristici” autobus che vi porteranno direttamente alla stazione centrale dei pullman di Fira, capoluogo dell’isola, che non è altro che un piccolo parcheggio all’aperto dove gli ingombranti mezzi, praticamente incastrati, a rotazione partono per le principali destinazioni guidati da dei temibili Verstappen locali.
Per chi come me ha scelto Oia come meta del viaggio ricordatevi una cosa importante: si scrive Oia ma si pronuncia “Ia“.

PERCHÉ SCEGLIERE OIA

Santorini è spettacolare, con diverse destinazioni, una più bella dell’altra. Ho scelto Oia come base del mio soggiorno principalmente per due motivi: è la parte più tranquilla dell’isola e ha delle location pazzesche da cui godersi un tramonto considerato tra i più belli del mondo.
Anche se è la zona più costosa di Santorini in bassa stagione, prenotando online, si trovano delle offerte veramente vantaggiose a cui è davvero impossibile rinunciare.
Sebbene spesso venga etichettata come un’isola per “fighetti”, in realtà è un posto per tutti. Infatti a seconda della zona varia anche la tipologia di turismo.

Vento in arrivoL'isola dei gattiPiazza ad OiaCampane di ImerovigliChiesaPorte nel nullaIl gatto filosofoColori golden hourCupolePanorama

 

I COLORI DI SANTORINI

Quando si parla di Santorini e colori le prime cose che vengono in mente sono le casette di calce bianca, le chiese ortodosse con le cupole azzurre e i tramonti infuocati che rendono l’isola ancora più bella. Ma questa perla delle Cicladi offre ancora di più!
Infatti nella zona sud troviamo tre spiagge che incantano con i loro colori.
Red Beach, come dice il nome, è caratterizzata dal colore rosso della sabbia vulcanica. Un vero e proprio spettacolo per gli occhi, anche sott’acqua, dove è molto piacevole fare snorkeling.
Accanto a Red Beach c’è White Beach, più piccola e più indicata per il relax, ma sempre di grande impatto visivo.
Più a est invece troviamo Perissa Black Sand Beach, dove una spiaggia di colore nero incanta la nostra vista.
Data la loro vicinanza è possibile anche visitarle tutte e tre nella stessa giornata.

 

COME SI MANGIA?

Sarà che sono di parte perché ho un debole per la cucina greca, ma a Santorini ho mangiato davvero bene. Oltre ai classici piatti ellenici come il gyros o la greek salad ho avuto modo di provare diverse specialità del posto, come le Domatokeftedes. Sono invitanti frittelline di pomodoro con menta fresca, cipolla e origano.
Ecco, i pomodori. Per chi come me è un amante di questa verdura a Santorini ne mangerete a quintali perché sono squisiti.
Per una serie di coincidenze astrali del tutto non calcolate poi sono capitato sull’isola durante la Pasqua ortodossa. Ho potuto quindi testare un numero incredibile di piatti speciali, tra cui molti dolci. In particolare mi ha stregato la Melitinia, a base di ricotta non salata (myzithra) e Mastica di Chios. Assolutamente da provare!

Essendo un territorio di natura vulcanica Santorini si è rivelata sin dall’antichità una location perfetta per la viticoltura. I vini di quest’isola sono pregiati e molto particolari; è impossibile non gustarli.
Quello che consiglio a tutti è uno dei più noti dell’isola: il Nixteri. Si tratta di un bianco secco con uvaggio 100% Assyrtiko (vitigno più famoso) e caratterizzato da un’alta gradazione alcolica, 15°. Il nome significa “notturno” in quanto l’uva veniva pigiata di notte.
Imperdibile anche il Vinsanto (stesso nome ma differente da quello toscano e umbro), vino bianco dolce con una gradazione alcolica più gentile, 9°, e uvaggio 75% Assyrtiko e 25% Aidani.
Inoltre, se come il sottoscritto amate le degustazioni e vi interessa acquisire uno 0,2% di credibilità quando parlate dei vini dell’isola, tra marzo e novembre è possibile visitare le aziende vinicole dove gli autoctoni vi racconteranno vita, morte e miracoli dei loro prodotti.

 

EllenicitàTramonto di OiaIn venditaMorning bellColori magici al mattinoPunto di vista insolitoScala a ImerovigliAttimi di gialloScorcio curioso

 

DA NON DIMENTICARE

Tra le numerose attività che si possono fare a Santorini c’è la visita al paesino Pyrgos, punto più alto dell’isola che offre un panorama super a 360°, ideale per degli scatti fotografici interessanti. Per tutti gli appassionati consiglio fortemente l’utilizzo di un obiettivo zoom, che vi permetterà di fare degli scatti davvero super. Da qui inoltre è spettacolare vedere sia l’alba che il tramonto.

Nella zona sud invece, oltre alle tre spiagge di diverso colore citate prima, una perla per cui vale la pena sacrificare qualche ora è senza dubbio il faro di Akrotiri. Non tanto per il faro in sé, che va bene, è molto carino, ma per la zona.
Sei immerso nel silenzio, con un paesaggio strepitoso davanti e il vento che porta lontano i tuoi pensieri. Semplicemente magico.

Santorini, in bassa stagione, è un luogo da non perdere!

View this post on Instagram

Santorini è un posto difficilmente descrivibile a parole, perché è davvero magico. È difficile da descrivere anche con uno scatto, perché è impossibile racchiudere in una sola scena tutto quello che una persona sta vivendo. Per questo sono andato di postproduzione pesante, unendo due foto, la vista di Oía e un cielo incredibilmente stellato, il tutto semplicemente per provare a regalare, anche solo per un attimo e tramite una foto, quello che sto ammirando. Chiudi gli occhi e sogna. • • • • • #santorini #oia #greece #grecia #europe #igers #travel #natgeotravel #travelphotography #visitsantorini #visitgreece #night #lights #life #sea #yallersworld #santorinigreece #island #love #lifeisforliving #milanstagreece #santorinibynight

A post shared by Massimiliano Donghi (@milanstagramcom) on Apr 7, 2018 at 12:58pm PDT

19 Gennaio 2020 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
Milanstagram Playlist 2019
MusicaPensieri

Playlist Milanstagram 2019

di Massimiliano Donghi 27 Dicembre 2019
scritto da Massimiliano Donghi

Non me lo so proprio immaginare un mondo senza musica, davvero.

Bud Spencer

Per descrivere l’importanza della musica nella nostra vita ci sono tonnellate di frasi più belle, più poetiche o più ragionate. Ma ho scelto questa per via dell’incredibile semplicità con cui esprime il concetto. Era la frase che il mitico Bud diceva al piccolo alieno H7 25 durante il film Uno sceriffo extraterrestre… Poco extra e molto terrestre, dopo l’incontro al Luna Park sulle note de L’ultimo Valzer degli Oliver Onions.

Niente di più vero, non saprei come immaginare il mondo privo di musica. Tra un pensiero e l’altro siamo arrivati a fine dicembre e, visto che sta per terminare l’anno, ho deciso quindi di riassumere il 2019 con una breve playlist di 10 brani usciti in questi 12 mesi.
Ovviamente, oltre al titolo del brano, c’è anche la descrizione di questa mia scelta.

Premetto che di solito sono più propenso a consigliare un disco che non a fare una playlist, perché mi piace far conoscere il lavoro completo di un artista. Però trovo che le playlist possano essere un valido stimolo per fare entrare nelle nostre orecchie materiale nuovo o, più semplicemente, per condividere delle passioni con qualcuno.
(Sotto ad ogni descrizione ho inserito il link al disco/singolo dell’artista)

 

  • Ascolta la playlist su Spotify

 

More To Life | Albert Hammond Jr.

Uno dei motivi principali per cui ho sempre adorato gli Strokes risponde al nome di Albert Hammond Jr., il primo della band a tirar fuori un disco solista nel 2006 con Yours To Keep. A fine maggio è cascato dal cielo un suo nuovo singolo, intitolato More To Life e corredato di video ufficiale. Livello altissimo per essere un brano uscito “da solo”, senza annunci di album o Ep. Le classiche chitarre in perfetto stile Albert sono sempre molto coinvolgenti, ma questa volta a mio parere il salto di qualità lo fa la linea vocale, differente rispetto al solito e che conferisce alla canzone un valore altissimo.
Albert non delude mai.

» Disco: More To Life (singolo)

 

Landslide | Beirut

Da tempo attendevo il nuovo disco dei Beirut e, anche questa volta, sono rimasto veramente soddisfatto dal lavoro di Zach Condon e compagni. Un album davvero ben fatto, oltretutto inciso in gran parte in Italia, in Puglia, presso il Sudestudio di Guagnano.
Non è stato affatto facile scegliere un brano da Gallipoli, ma alla fine ho optato per Landslide, traccia numero 8 del disco. La sua coinvolgente melodia mi è rimasta in testa per un periodo davvero lungo. Ancora oggi quando l’ascolto inizio a battere il piede o la mano per tenere il ritmo. Un vero peccato che la band abbia dovuto rimandare sia il concerto di aprile che il recupero di ottobre per problemi di salute di Zach. Spero di poter ascoltare presto i Beirut dal vivo.

» Disco: Gallipoli

 

Redeemer | Karen O & Danger Mouse

L’unione tra la voce incredibile di Karen O e il genio musicale di Danger Mouse ha dato vita a Lux Prima, un disco davvero molto bello che mi è piaciuto sin dal primo ascolto, avvenuto anche abbastanza casualmente in quanto non ero a conoscenza del progetto. Il titolo della canzone che ho selezionato è Redeemer, 3 minuti e 49 secondi dove la voce della cantante degli Yeah Yeah Yeahs si unisce a una chitarra che a tratti sembra ricalcare lo stile inconfondibile utilizzato da Jack White in Rome (che vi consiglio tantissimo), bellissimo disco del 2011 di Danger Mouse e Daniele Luppi in collaborazione proprio con Jack White e Norah Jones.

» Disco: Lux Prima

 

Twist | Thom Yorke

Avendo una stima eccezionale di Thom Yorke e dei Radiohead, ogni volta che esce un disco sono severissimo: lo ascolto più volte per analizzare ogni singola nota ed ogni suono. A giugno Thom ha presentato il nuovo album solista, intitolato Anima. Non so bene spiegare perché, ma come sempre è arrivato nel periodo perfetto. Sono stato indeciso fino all’ultimo sul brano da consigliare, ma poi ho scelto Twist, un po’ forse per il suo incedere elettronico e un po’ perché supportata dalla voce di Thom a livelli atomici. Twist twist twist, twist twist twist… Ascoltare per credere.

» Disco: Anima

 

Did My Best | The Voidz

Did My Best è il titolo del nuovo singolo targato The Voidz e uscito a fine anno, a metà dicembre. È un brano con un incedere molto natalizio, con sonorità anni ’80, come piace a me. La melodia è carina, come sempre, ma a fare la differenza è ancora una volta la voce. Qui Julian Casablancas sfodera tutto il suo talento, in particolare a partire dal minuto 1:40, dove il brano innesta una marcia superiore e parte con un sorpasso spettacolare stile Ayrton Senna. Ultimamente poi si moltiplicano le voci che danno Julian & co. al lavoro per un nuovo disco targato The Strokes. Sento che qualcosa bolle in pentola, speriamo sia la volta giusta.

» Disco: Did My Best (singolo)

 

Underground Lovers | C’mon Tigre

Adoro i C’mon Tigre per la loro musica, per le loro influenze, per i loro video, per la loro immagine. Insomma, per tutto. Ho deciso di inserire nella playlist Underground Lovers, un brano tratto da Racines, il loro ultimo lavoro, perché è un perfetto ritratto di tutta la classe di questo duo. L’ultima volta che li ho consigliati a qualcuno mi è stata posta, giustamente, la domanda “Che genere fanno?”. È sempre difficile e ho sempre detestato etichettare un gruppo con un genere, allora ci ho provato sparando a caso “ethno-soul, electro-jazz”, senza neanche comprendere forse bene il significato di questa definizione.
Il risultato però è stato un “ah figo, grande! Allora li ascolto”. Direi missione compiuta.

» Disco: Racines

 

Kubes | machinegum

Ho sempre avuto un debole per molti aspetti della musica anni’80, a partire dall’utilizzo massiccio dei sintetizzatori. A fine anno, mentre continuavo a riascoltare diversi album per stabilire un po’ quali fossero i miei brani preferiti del 2019, mi sono imbattuto in un nuovo disco uscito da pochissimo, con una cover rosa piuttosto bruttina.
Non avevo neanche mai sentito il nome della band. Così ho fatto play e tempo un paio di minuti ed è scattato il colpo di fulmine. Merito di Kubes, il primo brano di Conduit. Indagando sulla band ho poi scoperto essere Fabrizio Moretti degli Strokes con il suo progetto solista. Complimenti!

» Disco: Conduit

 

Love Is Not An Empire | Lea Porcelain

Loro li ho scoperti ad aprile, quando hanno aperto il concerto di Apparat all’Alcatraz a Milano, e da lì è stato amore. Sono un duo tedesco di grande talento con delle sonorità che soddisfano parecchio i miei timpani. Love Is Not An Empire è il nuovo singolo uscito quest’anno. Orecchiabile, piacevole dal primo ascolto e, come sempre per i Lea Porcelain, con suoni davvero molto ben curati e piacevoli. Se poi volete approfondire su questo gruppo ascoltate “Hymns To The Night”, il loro album di debutto del 2017. Secondo me Warsaw Street vi stupirà.

» Disco: Love Is Not An Empire (singolo)

 

Kids In The Dark | Bat For Lashes

Ho sempre amato i Radiohead perché dal vivo, oltre ad offrire performance super, hanno sempre proposto gruppi spalla estremamente interessanti (Clinic, Sigur Ros, Moderat, ecc… la lista è infinita). Nel 2008 i concerti di Milano sono stati aperti da Bat For Lashes, che con i suoi primi due album e la sua musica mi ha letteralmente stregato. Quest’anno a settembre è uscito Lost Girls, un disco validissimo, forse non tocca le vette dei suoi primi lavori, ma merita comunque un ascolto. Per questa playlist ho scelto la traccia iniziale, Kids In The Dark. La voce sempre estremamente piacevole e mai banale di Natasha viene accompagnata perfettamente da tappeti musicali davvero interessanti. Da ascoltare, senza dubbio.

» Disco: Lost Girls

 

IN GRAVITAS | Apparat

Per chiudere degnamente la playlist del 2019 non poteva mancare uno degli artisti che più apprezzo: Apparat. Il musicista berlinese, dopo il terzo disco con i Moderat, è tornato in versione solista. Un lavoro molto interessante perché piuttosto diverso dai suoi classici album. Il brano che ho scelto si chiama IN GRAVITAS ed è la final track di LP5. Dopo un’intro che sembra non decollare mai, parte in grande stile, con dei suoni tipici del buon Sascha Ring. Perfetta come chiusura della playlist, anche perché mi piace particolarmente l’outro del brano. Detto questo, buon ascolto!

» Disco: LP5

27 Dicembre 2019 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
Valensole
Viaggi

Provenza, terra di colori

di Massimiliano Donghi 26 Dicembre 2019
scritto da Massimiliano Donghi

Per diversi anni uno dei miei principali leitmotiv è stato “devo assolutamente visitare la Provenza, terra di colori”. Sono sempre stato attratto da quei paesaggi incredibili che per chilometri e chilometri mostrano solo rigogliosi campi di lavanda. Tuttavia non chiedetemi perché, in quanto non saprei rispondervi, sono riuscito ad andarci solo nel 2017.
È stata un’esperienza così bella che ovviamente devo pianificare quanto prima un ritorno.

Ma facciamo un attimo rewind per raccontare com’è andato il tutto.

UN VIAGGIO DIVERSAMENTE BREVE

Potrei trovare tonnellate di aggettivi differenti per descrivere la bellezza della Provenza, magica regione del sud-est della Francia, ma riesco a trovare una sola parola per riepilogare il viaggio di andata: infinito.

Il luogo che avevo scelto di visitare era Valensole, paesino di 3.000 anime nascosto tra le colline che guardano verso le Alpi. Arrivarci non è stato semplicissimo, specialmente per chi come me ha programmato di noleggiare un’auto soltanto una volta arrivato a destinazione.

Parliamoci chiaro, la Provenza non è troppo lontana da Milano in termini di chilometri, ma non ha molti collegamenti diretti. Se come me preferite sempre usare i mezzi pubblici mettete già in conto che il viaggio non sarà breve e che spesso dovrete fare dei cambi (treni/autobus).

 

 

Magnifica vero la Provenza? Immaginate questo spettacolo di fiori e colori, unito al profumo incredibile della lavanda e alla combo sole & caldo secco. Semplicemente favoloso!

QUANDO ANDARE IN PROVENZA?

A una domanda del genere mi verrebbe automatico rispondere “sempre”, in quanto il posto è magnifico, però giustamente se si sceglie di andare per vedere i campi di lavanda in fiore il momento giusto è tra metà giugno e fine luglio.
Io sono stato a Valensole a fine giugno, periodo che ritengo perfetto in quanto sono le giornate più lunghe dell’anno e i campi sono già completamente in fiore.

Tenete conto che in questo periodo troverete in giro per i campi tantissima gente. Tutti con lo stesso intento: fotografare. Armatevi perciò di pazienza e, soprattutto, di abiti leggeri visto che è una zona caldissima.

DOVE DI PRECISO?

Come avrete ben intuito il posto che vi consiglio è Valensole, probabilmente la location più frequentata e fotografata in questa stagione. Tuttavia, se siete in macchina-moto-bicicletta, potete esplorare tutta la zona che offre decine e decine di chilometri di campi fioriti.

Ricordate sempre che essendo altissima stagione non sarà facile trovare un posto dove dormire in zona. Io ho avuto la malaugurata idea di prenotare all’ultimo e ce l’ho fatta solo grazie al provvidenziale intervento di booking.com, che ha trovato la mia sistemazione a Sainte-Tulle, classico paesino provenzale a circa 20 km da Valensole. Per evitare ricerche infinite vi consiglio naturalmente di prenotare con largo anticipo, almeno un paio di mesi prima.

CONSIGLI PER FOTOGRAFARE

Il consiglio principale che vi do è quello più “scontato”, fotografate nelle prime e nelle ultime ore di luce del giorno. Non solo per la luce del sole, che ovviamente è più bella, ma anche per una questione puramente organizzativa.
Durante la giornata infatti i campi si riempiono di persone che in preda a crisi di selfie monopolizzano il paesaggio per ore scattando sempre le stesse foto, come in uno degli scatti qua sopra. Inoltre, visto il caldo intenso, la parte centrale della giornata è meglio passarla ad esplorare i vari paesini dove tutto è a base di lavanda. Persino il gelato!

Come attrezzatura l’ideale sarebbe avere un grandangolo, perfetto per immortalare i campi colorati infiniti e con un rapporto qualità/prezzo davvero ottimo. Da non dimenticare ovviamente un buon treppiede, meglio se leggero in modo da poterlo portare in giro senza patire le pene dell’inferno.

Il bello di ogni viaggio poi è che si impara osservando gli altri e, se c’è una cosa d’ora in poi porterò sempre in Provenza quando andrò a scattare, è uno sgabello pieghevole. Comodo, leggero ed economico, ma soprattutto fondamentale nei momenti di attesa come il tramonto.

Spero di avervi incuriosito e dato indicazioni utili per affrontare un viaggio in questa regione magnifica. Per qualunque richiesta, informazione o altro scrivetemi. A presto!

26 Dicembre 2019 0 commenti
0 FacebookTwitterPinterestLinkedinWhatsapp
  • 1
  • 2

Chi sono

Chi sono

Hi, I'm Max

Fotografo e Content Creator milanese con tre grandi passioni: la sua città, i viaggi e la street art.

Keep in touch

Facebook Twitter Instagram Youtube Email Spotify Vimeo 500px

Seguimi su Instagram

MILANSTAGRAM.COM

Milanstagram.com | Milano - viaggi - street art

@milanstagramcom nasce nel maggio 2014 con l’idea di comunicare, tramite i miei scatti su Instagram, quello che più mi ispira delle mie tre passioni: Milano, i viaggi e la street art.

Da leggere

  • Le webcam di Milano: un occhio sulla città

    19 Febbraio 2021
  • 3 minuti e 53 secondi per descrivere un anno

    31 Dicembre 2020
  • Playlist Milanstagram 2020

    31 Dicembre 2020

I più visti

  • 1

    Oia: i 5 posti migliori dove fotografare il tramonto

    16 Febbraio 2020
  • 2

    Un assaggio di street art milanese

    22 Dicembre 2019
  • 3

    Provenza, terra di colori

    26 Dicembre 2019

NEWSLETTER

Ricevi ogni mese tutte le news di Milanstagram.com. Let's stay updated!

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Youtube
  • Email
  • Spotify
  • Vimeo
  • 500px

© 2019-2021 Milanstagram.com | All Rights Reserved.


Back To Top