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Milano, viaggi & street art

Categoria:

Pensieri

La nostra testa spesso è piena di pensieri, di cose che ci vengono in mente. Molte volte li “sprechiamo” senza mai scriverli per un domani. Ho deciso quindi di appuntarne alcuni; non tutti, ovviamente, perché sarebbero moltissimi.
Era da un po’ che avevo quest’idea di raccogliere diversi pensieri. Quindi, dopo aver creato le categorie su Milano, viaggi e street art, ne ho realizzata una quarta, per dare sfogo un po’ a tutto quello che mi passa per la zucca.

Gli argomenti saranno i più vari e, se devo essere sincero, non so nemmeno descrivere bene ciò che metterò dentro. Cercherò di impegnarmi il più possibile per scrivere solo cose interessanti, che possano dare uno stimolo a pensare o che possano essere utili.

Qualche giorno fa una persona molto importante nella mia vita mi ha regalato un blocchetto di fogli con una penna, il tutto corredato con un bigliettino con scritto un messaggio personale per incitarmi a raccogliere e scrivere idee e pensieri.
Cercherò di usarlo il più possibile.

2020 goodbye!
Pensieri

3 minuti e 53 secondi per descrivere un anno

di Massimiliano Donghi 31 Dicembre 2020
scritto da Massimiliano Donghi

Descrivere l’insieme di 12 mesi non è mai facile, che sia a parole o con un video (poche ore fa ho provato a riassumerlo musicalmente e anche lì è stato difficile). In questo caso poi l’anno in questione è anche innegabilmente stato uno dei più fastidiosi di sempre. Mancano poche ore al 2021 e, ovviamente, non è con il cambio di una data che tutto migliora.

Per molti versi vorremmo che il 2020 sparisse del tutto dai nostri ricordi e che il nuovo anno cominciasse da zero, come se il precedente non ci fosse mai stato. Ma oltre ad essere impossibile tutto ciò è anche sbagliato, perché di una cosa negativa bisogna sempre avere la “giusta memoria”, per non ripetere gli errori e per trovare una via che ci porti a valorizzare la nostra esistenza.

Ho scelto questo video come riassunto del 2020 perché, oltre a ripercorrere tutte le tappe che ci hanno toccato duramente in questi 366 giorni, ha un finale positivo. Dobbiamo crearci un futuro costruendo un presente, senza aspettare che la fortuna ci caschi addosso e risolva tutto.
Vi saluto con questi 3 minuti e 53 secondi di emozioni.

Buona visione e buon anno!

 

 

 

 

ALL’IMPROVVISO, MI HAI CHIESTO “LUI CHI È? LUI CHI È?”

Come diceva Lucio Battisti in “Mi Ritorni In Mente”, “Lui chi è? Lui chi è?”
Rispondo subito, lui è Cee-Roo, dj e video artist svizzero, un talento pazzesco in questo genere di filmati. Molto interessante da seguire, vi lascio tutti i link per dare un occhio ai suoi lavori. Se vi è piaciuto il video sul suo canale YouTube trovate anche quelli degli anni scorsi, veramente ben fatti.

Sito Web | YouTube | SoundCloud | Facebook | Instagram

31 Dicembre 2020 0 commenti
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Milanstagram Playlist 2020
Musica

Playlist Milanstagram 2020

di Massimiliano Donghi 31 Dicembre 2020
scritto da Massimiliano Donghi

La musica esprime ciò che non può essere espresso a parole e ciò che non può rimanere in silenzio.

Victor Hugo

Ebbene sì, è pronta! Sono riuscito a creare la playlist dei miei brani preferiti usciti in questo tormentato 2020. Così come ho fatto per l’anno scorso anche quest’anno ho scelto i 10 pezzi più rappresentativi estratti da dischi o singoli usciti negli ultimi 12 mesi.

Prima di passare alla lista dei brani con la loro descrizione e qualche informazione però ci tenevo nuovamente a sottolineare che questa playlist non è solo un “insieme di brani”, ma è uno spunto per approfondire/ascoltare dei dischi.
Viviamo in un’epoca dove la musica viene ascoltata (e di conseguenza diverse volte anche prodotta) sempre più in fretta, un po’ come capita. Spesso anche su uno smartphone o su un computer via YouTube o Spotify, senza utilizzare un apparecchio unicamente a lei dedicato come un lettore cd, un giradischi o un lettore mp3.
E, purtroppo, con la stessa velocità con cui viene prodotta (non da tutti, ovviamente) e ascoltata viene anche troppo spesso dimenticata.

Non sono un purista del vinile o un fan sfegatato del compact disc. Non sono nemmeno un nostalgico delle musicassette, anche se ricordo sempre con piacere tutte le BASF e Maxell da 90′ che ho riempito durante la mia adolescenza.
Sono però un clamoroso difensore del concetto di album. Ascoltare solo un singolo e ignorare tutto il resto del lavoro di un artista che sta dietro ad un album è devastante.

Per questo, anche a costo di sembrare più fastidioso di un rubinetto che sgocciola alle 3 di notte, invito sempre ad ascoltare i dischi per intero, indipendentemente dal formato. Vi piace For Sure dei Future Islands? Perfetto, ascoltate tutto As Long As You Are. Se poi vi piace acquistatelo o ancora meglio andate a sentire la band dal vivo (quando sarà possibile ovviamente).

Insomma, dedicate tempo e attenzione all’ascolto del lavoro di un artista.

 

  • Ascolta la playlist su Spotify

 

The Adults Are Talking | The Strokes

Sono tornati. A volte quando aspetti per molto tempo un ritorno, specialmente in ambito musicale, finisci per rimanere deluso. Non è stato il caso degli Strokes che, al rientro dopo 7 anni senza album insieme, hanno tirato fuori davvero un gran bel lavoro: The New Abnormal. Il disco già in partenza si presenta bene, con un’opera di Basquiat come copertina (Bird on Money, 1981). Ho scelto The Adults Are Talking perché è il brano che a mio parere meglio descrive questo nuovo album, differente dai precedenti per molti aspetti. Sono tornati, sì. E sono tornati alla grande!

» Disco: The New Abnormal

 

Pool Song | Lea Porcelain

Una piacevole scoperta lo scorso anno, una fantastica conferma quest’anno. Il duo berlinese a metà settembre ha tirato fuori dal cilindro Pool Song, primo dei tre nuovi singoli lanciati nell’ultimo quadrimestre 2020. Le loro sonorità non stancano mai e loro, come sempre, sono attenti anche al più impercettibile suono che curano in maniera fantastica.
In attesa dell’uscita del nuovo disco ce li godiamo anche qui in versione live “A Colors Show“.

» Disco: Pool Song (singolo)

 

Lime | Caribou

Caribou è un artista piuttosto prolifico a livello di album, ma la cosa che sorprende di più è che non ne sbaglia mai uno. Nella carriera di un artista spesso ci sono alti e bassi, dovuti a mille fattori che influenzano la realizzazione di un disco. Lui sembra non essere toccato mai da nulla, riesce sempre a dare il massimo, come anche in questo caso. La mia scelta è caduta su Lime, pezzo veramente di classe, anche se Suddenly è un LP che ti mette davvero in difficoltà a sceglierne uno solo.

» Disco: Suddenly

 

Alien Crime Lord | The Voidz

A metà dicembre i The Voidz hanno partorito Alien Crime Lord, brano scritto per il videogioco Grand Theft Auto Online: The Cayo Perico Heist. Una piacevole sorpresa in un anno rognoso come il 2020. Oltre al disco con gli Strokes Julian Casablancas si conferma quindi ad altissimo livello anche con i The Voidz. E soprattutto stima infinita perché qualche giorno fa, quando erano ospiti online da Jimmy Fallon, vestiva una warm-up jacket dei Phoenix Suns di inizio anni ’90 (ad occhio sembrerebbe 1992/93, anno in cui Charles Barkley e compagni si arresero solo in finale contro i Chicago Bulls di Michael Jordan 4-2).

» Disco: Alien Crime Lord (singolo)

 

The Only Thing | Travis (feat. Susanna Hoffs)

Welcome back Travis! A quattro anni di distanza dal loro ultimo disco (Everything At Once) tornano con 10 Songs, album piacevole che contiene un paio di perle nel loro stile. La mia preferita, al momento, è sicuramente The Only Thing. Si tratta di un brano in cui alla voce di Fran Healy si affianca quella di Susanna Hoffs, corde vocali e chitarra delle Bangles (esatto, quelle di Walk Like An Egyptian), dando vita ad una collaborazione di altissimo livello.
Qui il video ufficiale della canzone, anche lui in perfetto stile Travis.

» Disco: 10 Songs

 

Zvezdy | Molchat Doma

A volte anche digitare tasti a caso e premere invio su YouTube può farti scoprire cose interessanti. È proprio così che non troppi giorni fa ho avuto il piacere di conoscere un gruppo post-punk synthwave bielorusso il cui nome significa “Case Vuote”. Mi sono piaciuti subito, sia per le sonorità molto Joy Division/New Order (a tratti anche Depeche Mode), sia perché il video di Zvezdy è a tema street art. Durante le mie ricerche sulla band ho letto anche che sono diventati noti anche fuori dalla loro patria praticamente casualmente, grazie a Sudno, brano che è diventato virale sul social TikTok.

» Disco: Monument

 

Lost In Yesterday | Tame Impala

Per me era uno dei dischi più attesi del 2020 e non ha deluso. A cinque anni di distanza dal lavoro precedente (Currents) Kevin Parker torna con il suo progetto Tame Impala e si guadagna ampiamente la sufficienza. Medaglia d’oro a Lost In Yesterday, brano che da gennaio continua a ronzarmi felicemente nelle orecchie.

» Disco: The Slow Rush

 

For Sure | Future Islands

I Future Islands sono un prodotto targato Baltimora, città portuale della East Coast situata poco sopra la capitale Washington. Nonostante assomiglino più a un gruppo di pensionati del Maryland che ad una band di successo sono in grado di coinvolgerti completamente con le loro stupende sonorità. È il caso di For Sure, brano presente nel loro ultimo disco As Long As You Are. Parte subito forte e ti conquista con un’intro davvero molto orecchiabile, che ti entra in testa e non esce più.
Missione compiuta, bravi ragazzi! Un paio di mesi fa sono stati ospiti, via web, anche del Late Show with Stephen Colbert, suonando proprio For Sure.

» Disco: As Long As You Are

 

Teenager Birdsong | Four Tet

Lo so, quando parlo di Four Tet sono paurosamente di parte perché adoro ogni nota della sua musica. Dai remix alle collaborazioni pazzesche che ogni tanto sforna. Però Sixteen Oceans è davvero un album veramente bello, merita sicuramente più di un semplice ascolto. Teenager Birdsong è il brano che più di tutti mi si è fissato nei timpani. Perfetto stile Kieran Hebden, durata giusta (3:25), intro coinvolgente. Per me promosso a pieni voti.

» Disco: Sixteen Oceans

 

Her Revolution | Burial + Four Tet + Thom Yorke

Come direbbe il buon Diego Abatantuono: “eccezzziunale veramente“. Già nel 2011, con la loro prima collaborazione Ego/Mirror, mi avevano steso come un peso mosca sul ring contro Muhammad Alì. Stavolta anche peggio, perché la combo Her Revolution/His Rope uscita ad inizio dicembre è veramente qualcosa di magnifico. La mia scelta per la playlist è caduta su Her Revolution, brano straordinario, assolutamente nella mia top3 2020.

» Disco: Her Revolution/His Rope (singolo)

 

That’s all folks!
Buon ascolto.

31 Dicembre 2020 0 commenti
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Black Friday
FotografiaPensieri

Black Friday fotografico

di Massimiliano Donghi 27 Novembre 2020
scritto da Massimiliano Donghi

Premetto che non sono un particolare amante del Black Friday, anzi, la maggior parte delle occasioni le ho sempre trovate in periodi dell’anno completamente diversi. Tuttavia quest’anno, probabilmente anche per via della pandemia che ci tiene parecchio tempo sigillati in casa, ho avuto modo di trovare diverse offerte interessanti in ambito fotografico.

Premessa numero 2: non si tratta né di corpi macchina né di obiettivi, sia perché per loro non ho trovato particolari offerte interessanti, sia perché è abbastanza difficile dare un consiglio di carattere generale per loro, è molto più facile darlo in base a una particolare richiesta o a delle precise esigenze.

Ho scelto quindi degli oggetti complementari, che possono servire a tutti per migliorare il proprio arsenale da battaglia fotografica.

 

MEMORIA

» HARD DISK SSD PORTATILE
Piccolo, leggero, capiente, resistente, di bell’aspetto e soprattutto SSD.
Credo non si possa chiedere di più ad un hard disk portatile. Fare un backup dei propri scatti quando si viaggia è di fondamentale importanza, ma è altrettanto necessario avere a disposizione un disco che faccia il lavoro velocemente, con buona capienza (1 TB), senza dare poi preoccupazioni per i colpi o gli inconvenienti che si trova a fronteggiare lungo il percorso.
Lo seguivo da un bel pezzo, sempre presente in tutte le mie liste Amazon per verificare il costo: ora l’occasione giusta, il prezzo più basso fino ad ora! (fonte: il mitico Camelcamelcamel).

La qualità di SanDisk poi non si discute. “Straordinerio”, per dirla come Lino Banfi.

 

» HARD DISK ESTERNO PER BACKUP 8TB
Avere un backup del proprio archivio fotografico e del computer è doveroso. Troppo spesso accumuliamo file in cartelle, hard disk, chiavette, ecc… Sono sempre stato un grande sostenitore dei backup, tuttavia durante il lockdown primaverile mi sono accorto di avere in giro un gran numero di hard disk, tutti di epoche diverse (sì, ne ho addirittura ancora uno da 320 GB con il cavo della corrente che ogni volta che parte fa un rumore tipo Cape Canaveral 10 secondi prima del lancio) e con i dati salvati un po’ da una parte e un po’ dall’altra. Roba che a volte per cercare uno scatto di qualche anno fa, se non ricordavo il nome o la data, ci mettevo un lustro.

Ho pensato quindi di riunire tutto il materiale in un solo disco, bello capiente. Ho scelto un Seagate da 8 TB che, anche se non è SSD (il prezzo altrimenti sarebbe stato decisamente più importante), è comunque un ottimo hard disk con rapporto qualità/prezzo super.

 

» SCHEDA SD 128GB
Ho sempre utilizzato diverse schede SD da 16 o 32 GB, pensando giustamente che così, se una di loro smettesse di funzionare o venisse smarrita, passati i 10-minuti-di-enorme-odio-verso-il-mondo-intero-e-anche-i-pianeti-circostanti, avrei comunque tutte le altre a disposizione.
Vero, continuo a pensarlo e rimango fedele alle small card rispetto a quelle da “millemila” GB o addirittura TB. Tuttavia è anche vero che molte nuove macchine fotografiche, specialmente quelle più performanti, ormai producono file raw sempre più pesanti. Per evitare di cambiare una card ogni 5 minuti, l’ideale è fare un upgrade a delle schede più capienti e sempre di alta qualità.

Ho optato quindi, visto il prezzo super, per l’acquisto di una scheda SanDisk da 128 GB.
Capacità di lettura 160 MB/sec, scrittura 90 MB/sec, classe 10, UHH-I, U3, V30.  Certo, scritto così sembro Boldi nei panni di Severino Cicerchia nell’indimenticabile Ragazzo di Campagna con Renato Pozzetto (video della scena che intendo), però sono tutti i parametri che mi hanno fatto scegliere questa SD performante.

 

 

 

 

ACCESSORI

» TRACOLLA REFLEX CON CAVO SICUREZZA
Diciamoci la verità: qualunque reflex, anche la più costosa, ha sempre in dotazione una orrenda tracolla rigidissima, con il logo stampato o cucito a caratteri cubitali. Nulla di più fastidioso!
Per anni me ne sono sempre fregato, tanto sostanzialmente tenevo la tracolla arrotolata sulla mano e il problema non si poneva. Tuttavia la mia passione per le escursioni in montagna mi ha fatto arrivare alla scontata opinione che le mani devono sempre essere libere. Quindi, se si vuole avere la reflex a portata di mano senza grattugiarsi il collo e le spalle durante il tragitto con la tracolla originale ce ne vuole una fatta apposta. Comoda, leggera e preferibilmente con il cavo di sicurezza.

Così ho optato per una comodissima Prowithlin. La aggancio sulla spalla e non si sente neanche, persino quando sopra si porta uno zaino. L’ho trovata perfetta, anche perché dotata di safety tether che permette di prevenire spiacevoli inconvenienti.

» TREPPIEDE LEGGERO, RESISTENTE E POCO INGOMBRANTE
Sui treppiedi potrei perdermi in discorsi infiniti. Tutti i loro parametri, le teste, le altezze, i materiali e chi più ne ha più ne metta, ma probabilmente non ne verrei mai a capo per via delle diverse esigenze che ha ognuno di noi. Qualche giorno fa però mi è stato chiesto un consiglio: “Max, mi servirebbe un treppiede entry level resistente e che non voli via al primo soffio di vento”.

E qui il Black Friday mi è venuto incontro mostrandomi praticamente subito una grande offerta su un buon Manfrotto, ideale per chi viaggia. Resistente, leggerissimo (1.49 kg), versatile e comodo da trasportare.
Non aggiungo altro, è un treppiede entry level davvero ottimo su cui puntare.

» ZAINO FOTOGRAFICO DA VIAGGIO
E qui arriviamo al mio amico inseparabile di viaggio, lo zaino fotografico Thule. L’ho acquistato diversi anni fa e ogni volta che lo porto con me lo benedico sempre. Ma cos’ha di così straordinario?
È un insieme di tante tasche, piccole finezze e comodità che semplificano di molto il viaggio di un fotografo. Innanzitutto è di ottima fattura, bello spesso per proteggere il materiale da colpi. Poi è impermeabile, il che lo rende ancora più adorabile. La principale comodità sta nella tasca posta sul lato sinistro, da dove si può prendere la reflex posizionata nell’apposito vano senza neanche togliersi lo zaino dalle spalle. Sulla destra invece c’è la classica tasca per la borraccia e gli attacchi per il treppiede (anche se io preferisco portarlo agganciato in alto in mezzo per bilanciare meglio i pesi).

Le tasche sono ovunque e tantissime, ottime per avere ogni cosa al proprio posto senza mischiare tutto. Ideale sia per le gite di un giorno che per i viaggi di più giornate.

 

27 Novembre 2020 0 commenti
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Grazie, Maestro.
MusicaPensieri

Grazie, Maestro

di Massimiliano Donghi 18 Luglio 2020
scritto da Massimiliano Donghi

In questi giorni è già stato scritto e detto tutto quello che c’era da scrivere e dire su un mito come Ennio Morricone. Non credo di aver nulla da aggiungere su un personaggio che ho sempre adorato per talento ed umiltà e a cui, simpaticamente, mi sentivo ancora più vicino in quanto nato a novembre a due giorni di distanza, anche se con qualche anno di differenza.

Mi verrebbe quasi spontaneo versare galloni di inchiostro per descrivere tutto quello che mi piaceva di lui. Dalle collaborazioni con Sergio Leone all’ispirazione alla sirena della polizia di Marsiglia per “Se Telefonando“, dal favoloso concerto al Forum di Assago del 2018 dove comunicavo a onomatopee perché non riuscivo a pronunciare una frase di senso compiuto dall’emozione all’asteroide chiamato 152188 Morricone in suo onore.

Ma sarebbe un lavoro infinito e sicuramente non sarei abbastanza bravo da poter raccontare degnamente tutte queste cose.
Come piccolo tributo ho deciso quindi di scrivere questo breve articolo segnalando cinque brani non dei più noti che a mio avviso vale la pena conoscere.

 

NINNA NANNA PER ADULTERI

Si tratta di un brano di una delicatezza incredibile, parte della colonna sonora del film drammatico Cuore di Mamma di Salvatore Samperi, uscito nel 1969.  Sempre dalla colonna sonora di questo film segnalo anche altri due pezzi tratti dallo stesso lavoro e veramente straordinari: Suoni per un clavicembalo e Ricreazione divertita.

 

MOSCA ADDIO

Mosca Addio è un film di Mauro Bolognini uscito nel 1987, con colonna sonora curata da Morricone. L’omonimo brano è in assoluto uno dei miei preferiti tra tutti quelli scritti dal Maestro. Struggente, perfetto per il film in questione.

 

COME MADDALENA (VERSIONE 12″ MAXI DISCO 78)

Nel 1971 Ennio Morricone scrive la colonna sonora del film Maddalena, di Jerzy Kawalerowicz. La traccia numero 1 del disco, intitolata Come Maddalena (qui la versione originale), 7 anni più tardi viene riarrangiata in versione disco, con un lavoro straordinario da parte del Maestro, che mostra ancora una volta il suo infinito talento di arrangiatore.

 

LUNA CANADESE

Luna Canadese è un brano tratto dal film di Roberto Faenza intitolato H2S, sequestrato nel 1969, posto sotto procedimento giudiziario, e infine uscito nel 1971. Ad accompagnare la musica c’è la straordinaria voce di Edda Dall’Orso, soprano già noto ai più per essere presente nelle colonne sonore dei film di Sergio Leone.

 

LA NOSTRA NOTTE

Per il brano precedente ho citato Edda Dell’Orso, che ritroviamo anche in questo pezzo, più raro, scritto dal Maestro per la parte femminile de I Cantori Moderni di Alessandroni. Il video è tratto dal programma serale di RAI 2 “Musica da sera” andato in onda il 12 marzo 1967 con una puntata interamente dedicata ad Ennio Morricone (visibile su RaiPlay).

 

Grazie, Maestro.

 

 

Prima di chiudere poi ci tenevo a inserire anche un altro video, di un tributo a Morricone, che sicuramente in tanti avremo visto qualche mese fa durante il lockdown. Il giovanissimo chitarrista Jacopo Mastrangelo infatti ha suonato dal terrazzo di casa in Piazza Navona una versione fantastica di “C’era una volta in America“.

 

 

18 Luglio 2020 0 commenti
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Milanstagram Playlist 2019
MusicaPensieri

Playlist Milanstagram 2019

di Massimiliano Donghi 27 Dicembre 2019
scritto da Massimiliano Donghi

Non me lo so proprio immaginare un mondo senza musica, davvero.

Bud Spencer

Per descrivere l’importanza della musica nella nostra vita ci sono tonnellate di frasi più belle, più poetiche o più ragionate. Ma ho scelto questa per via dell’incredibile semplicità con cui esprime il concetto. Era la frase che il mitico Bud diceva al piccolo alieno H7 25 durante il film Uno sceriffo extraterrestre… Poco extra e molto terrestre, dopo l’incontro al Luna Park sulle note de L’ultimo Valzer degli Oliver Onions.

Niente di più vero, non saprei come immaginare il mondo privo di musica. Tra un pensiero e l’altro siamo arrivati a fine dicembre e, visto che sta per terminare l’anno, ho deciso quindi di riassumere il 2019 con una breve playlist di 10 brani usciti in questi 12 mesi.
Ovviamente, oltre al titolo del brano, c’è anche la descrizione di questa mia scelta.

Premetto che di solito sono più propenso a consigliare un disco che non a fare una playlist, perché mi piace far conoscere il lavoro completo di un artista. Però trovo che le playlist possano essere un valido stimolo per fare entrare nelle nostre orecchie materiale nuovo o, più semplicemente, per condividere delle passioni con qualcuno.
(Sotto ad ogni descrizione ho inserito il link al disco/singolo dell’artista)

 

  • Ascolta la playlist su Spotify

 

More To Life | Albert Hammond Jr.

Uno dei motivi principali per cui ho sempre adorato gli Strokes risponde al nome di Albert Hammond Jr., il primo della band a tirar fuori un disco solista nel 2006 con Yours To Keep. A fine maggio è cascato dal cielo un suo nuovo singolo, intitolato More To Life e corredato di video ufficiale. Livello altissimo per essere un brano uscito “da solo”, senza annunci di album o Ep. Le classiche chitarre in perfetto stile Albert sono sempre molto coinvolgenti, ma questa volta a mio parere il salto di qualità lo fa la linea vocale, differente rispetto al solito e che conferisce alla canzone un valore altissimo.
Albert non delude mai.

» Disco: More To Life (singolo)

 

Landslide | Beirut

Da tempo attendevo il nuovo disco dei Beirut e, anche questa volta, sono rimasto veramente soddisfatto dal lavoro di Zach Condon e compagni. Un album davvero ben fatto, oltretutto inciso in gran parte in Italia, in Puglia, presso il Sudestudio di Guagnano.
Non è stato affatto facile scegliere un brano da Gallipoli, ma alla fine ho optato per Landslide, traccia numero 8 del disco. La sua coinvolgente melodia mi è rimasta in testa per un periodo davvero lungo. Ancora oggi quando l’ascolto inizio a battere il piede o la mano per tenere il ritmo. Un vero peccato che la band abbia dovuto rimandare sia il concerto di aprile che il recupero di ottobre per problemi di salute di Zach. Spero di poter ascoltare presto i Beirut dal vivo.

» Disco: Gallipoli

 

Redeemer | Karen O & Danger Mouse

L’unione tra la voce incredibile di Karen O e il genio musicale di Danger Mouse ha dato vita a Lux Prima, un disco davvero molto bello che mi è piaciuto sin dal primo ascolto, avvenuto anche abbastanza casualmente in quanto non ero a conoscenza del progetto. Il titolo della canzone che ho selezionato è Redeemer, 3 minuti e 49 secondi dove la voce della cantante degli Yeah Yeah Yeahs si unisce a una chitarra che a tratti sembra ricalcare lo stile inconfondibile utilizzato da Jack White in Rome (che vi consiglio tantissimo), bellissimo disco del 2011 di Danger Mouse e Daniele Luppi in collaborazione proprio con Jack White e Norah Jones.

» Disco: Lux Prima

 

Twist | Thom Yorke

Avendo una stima eccezionale di Thom Yorke e dei Radiohead, ogni volta che esce un disco sono severissimo: lo ascolto più volte per analizzare ogni singola nota ed ogni suono. A giugno Thom ha presentato il nuovo album solista, intitolato Anima. Non so bene spiegare perché, ma come sempre è arrivato nel periodo perfetto. Sono stato indeciso fino all’ultimo sul brano da consigliare, ma poi ho scelto Twist, un po’ forse per il suo incedere elettronico e un po’ perché supportata dalla voce di Thom a livelli atomici. Twist twist twist, twist twist twist… Ascoltare per credere.

» Disco: Anima

 

Did My Best | The Voidz

Did My Best è il titolo del nuovo singolo targato The Voidz e uscito a fine anno, a metà dicembre. È un brano con un incedere molto natalizio, con sonorità anni ’80, come piace a me. La melodia è carina, come sempre, ma a fare la differenza è ancora una volta la voce. Qui Julian Casablancas sfodera tutto il suo talento, in particolare a partire dal minuto 1:40, dove il brano innesta una marcia superiore e parte con un sorpasso spettacolare stile Ayrton Senna. Ultimamente poi si moltiplicano le voci che danno Julian & co. al lavoro per un nuovo disco targato The Strokes. Sento che qualcosa bolle in pentola, speriamo sia la volta giusta.

» Disco: Did My Best (singolo)

 

Underground Lovers | C’mon Tigre

Adoro i C’mon Tigre per la loro musica, per le loro influenze, per i loro video, per la loro immagine. Insomma, per tutto. Ho deciso di inserire nella playlist Underground Lovers, un brano tratto da Racines, il loro ultimo lavoro, perché è un perfetto ritratto di tutta la classe di questo duo. L’ultima volta che li ho consigliati a qualcuno mi è stata posta, giustamente, la domanda “Che genere fanno?”. È sempre difficile e ho sempre detestato etichettare un gruppo con un genere, allora ci ho provato sparando a caso “ethno-soul, electro-jazz”, senza neanche comprendere forse bene il significato di questa definizione.
Il risultato però è stato un “ah figo, grande! Allora li ascolto”. Direi missione compiuta.

» Disco: Racines

 

Kubes | machinegum

Ho sempre avuto un debole per molti aspetti della musica anni’80, a partire dall’utilizzo massiccio dei sintetizzatori. A fine anno, mentre continuavo a riascoltare diversi album per stabilire un po’ quali fossero i miei brani preferiti del 2019, mi sono imbattuto in un nuovo disco uscito da pochissimo, con una cover rosa piuttosto bruttina.
Non avevo neanche mai sentito il nome della band. Così ho fatto play e tempo un paio di minuti ed è scattato il colpo di fulmine. Merito di Kubes, il primo brano di Conduit. Indagando sulla band ho poi scoperto essere Fabrizio Moretti degli Strokes con il suo progetto solista. Complimenti!

» Disco: Conduit

 

Love Is Not An Empire | Lea Porcelain

Loro li ho scoperti ad aprile, quando hanno aperto il concerto di Apparat all’Alcatraz a Milano, e da lì è stato amore. Sono un duo tedesco di grande talento con delle sonorità che soddisfano parecchio i miei timpani. Love Is Not An Empire è il nuovo singolo uscito quest’anno. Orecchiabile, piacevole dal primo ascolto e, come sempre per i Lea Porcelain, con suoni davvero molto ben curati e piacevoli. Se poi volete approfondire su questo gruppo ascoltate “Hymns To The Night”, il loro album di debutto del 2017. Secondo me Warsaw Street vi stupirà.

» Disco: Love Is Not An Empire (singolo)

 

Kids In The Dark | Bat For Lashes

Ho sempre amato i Radiohead perché dal vivo, oltre ad offrire performance super, hanno sempre proposto gruppi spalla estremamente interessanti (Clinic, Sigur Ros, Moderat, ecc… la lista è infinita). Nel 2008 i concerti di Milano sono stati aperti da Bat For Lashes, che con i suoi primi due album e la sua musica mi ha letteralmente stregato. Quest’anno a settembre è uscito Lost Girls, un disco validissimo, forse non tocca le vette dei suoi primi lavori, ma merita comunque un ascolto. Per questa playlist ho scelto la traccia iniziale, Kids In The Dark. La voce sempre estremamente piacevole e mai banale di Natasha viene accompagnata perfettamente da tappeti musicali davvero interessanti. Da ascoltare, senza dubbio.

» Disco: Lost Girls

 

IN GRAVITAS | Apparat

Per chiudere degnamente la playlist del 2019 non poteva mancare uno degli artisti che più apprezzo: Apparat. Il musicista berlinese, dopo il terzo disco con i Moderat, è tornato in versione solista. Un lavoro molto interessante perché piuttosto diverso dai suoi classici album. Il brano che ho scelto si chiama IN GRAVITAS ed è la final track di LP5. Dopo un’intro che sembra non decollare mai, parte in grande stile, con dei suoni tipici del buon Sascha Ring. Perfetta come chiusura della playlist, anche perché mi piace particolarmente l’outro del brano. Detto questo, buon ascolto!

» Disco: LP5

27 Dicembre 2019 0 commenti
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Milanstagram: 3, 2, 1, via!

di Massimiliano Donghi 21 Dicembre 2019
scritto da Massimiliano Donghi

Il 19 maggio 2014 prendeva vita il profilo @milanstagramcom, con il suo primo post, un dettaglio delle luci della splendida Galleria Vittorio Emanuele II. A distanza di tempo ecco che finalmente, dopo numerosi tentativi, viene alla luce il sito Milanstagram.com, un blog dedicato alla città di Milano, ai miei viaggi e alla street art.

Qui dentro ci sono tutti i miei sforzi per raccontare delle passioni. Lo faccio con brevi storie, con i miei scatti e con un po’ di quello che mi passa per la testa.

 

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21 Dicembre 2019 0 commenti
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